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You | Recensione della parte I della quarta stagione

Joe Goldberg prende l'identità di Jonathan Moore e cerca di cambiare vita a Londra, ma si sa che le vecchie abitudini faticano a morire.


Dopo i tragici eventi della terza stagione, Joe Goldberg è costretto a fingere una nuova identità come professore di letteratura. Tramite il suo lavoro conosce con un giovane dell'alta società inglese che lo introduce nel suo circolo di amici ricchi e snob.

Joe, che ora prende il nome di Jonathan, riesce a trovare un certo equilibrio nella sua nuova vita e un livello di contentezza e serenità in cui cerca, per altro, di lasciarsi alle spalle quel suo piccolo vizietto di stalker assassino.


Il Karma, però sembra non aver chiuso i conti con Joe e le sue deplorevoli azioni e infatti bussa presto alla sua residenza londinese - o meglio - si palesa con un cadavere sul suo tavolo della cucina e uno stalker ignoto intenzionato a rendergli la vita difficile.


Per questa quarta stagione You riesce a rinnovarsi, non solo nell'ambientazione, ma nelle strutture narrative e con l'introduzioni di personaggi dalla forte caratterizzazione. Joe diventa così una duplice vittima, sia nel senso stretto - da carnefice a essere nel centro del mirino - sia a livello narrativo, in cui la sua personalità viene schiacciata dalle vicende narrative e dall'introduzione dei nuovi personaggi. In una sorta di Cluedo televisivo, il protagonista deve giostrarsi tra i suoi impulsi e risolvere il mistero che lo assilla e mette in pericolo la sua vita e non solo.


Con l'uscita a breve, della seconda parte di questa quarta stagione, sicuramente verranno scoperte nuove carte e si spera si possa avere anche una svolta proprio del protagonista, magari che possa affrontare le conseguenze della stagione precedente, che sembrano avere un peso quasi indifferente in questa nuova stagione.

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