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Stranger Things stagione 4 | Vol. 1

Dopo tre lunghissimi anni di attesa, l’amatissima serie Netflix torna nelle case di milioni di abbonati con la sua quarta - e penultima - stagione divisa in due volumi; di seguito la recensione dei primi sei episodi del volume 1.

Anno: 2016 – in produzione

Stagioni: 4

Durata: 42-150 min (episodio)

Lingua originale: inglese

Rapporto: 2:1

Crediti Ideatore: Matt e Ross Duffer

Cast: Winona Ryder, David Harbour, Finn Wolfhard, Millie Bobby Brown, Gaten Matarazzo, Caleb McLaughlin, Noah Schnapp, Natalia Dyer, Charlie Heaton, Cara Buono, Matthew Modine, Sadie Sink, Joe Keery, Dacre Montgomery, Sean Astin, Paul Reiser, Maya Hawke, Priah Ferguson, Brett Gelman, Eduardo Franco, Joseph Quinn.


 

Recensione:


A tre anni di distanza dall'ultima stagione, ritroviamo i protagonisti di Stranger Things esattamente come li avevamo lasciati (ma incredibilmente più alti), la narrazione si presenta inevitabilmente frammentata; vediamo infatti susseguirsi diverse trame: da una parte i Byers e Undici appena trasferiti in California, in cui quest’ultima deve affrontare un’integrazione sociale difficile; dall’altra abbiamo la vecchia cara Hawkins in cui Lucas, Dustin e Mike cercano di condurre una vita quantomeno normale.

Inutile negare come uno dei punti forza della serie ideata dai fratelli Duffer sia sempre stata la dinamica tra il gruppo di adolescenti, che qui, appunto, si vede negata, ma questo non basta a frenare gli entusiasmi per Stranger Things.



Anche questa stagione infatti, riesce a costruire nuovamente il mix di avventura, amicizia e mistero - che in questa stagione più che mai si connota di tinte horror.

La narrazione, con l’irresistibile vibes vintage degli anni ‘80, lascia da parte la sotto trama della guerra fredda e dell’evergreen tensione sovietica - america per concentrarsi su un altro espediente narrativo della storia statunitense: la così detta febbre satanica che ha coinvolto tanto il continente americano, quanto quello europeo, in cui sette e demoni alimentavano le più disparate teorie e fungevano da capo espiatorio per molti casi irrisolti.



In questa stagione è centrale il tema dei traumi, della lotta ai demoni interiori (ed esteriori, tangibili e intangibili) e i protagonisti finalmente sono messi faccia a faccia con la risoluzione di questi conflitti che segnano la loro crescita definitiva.

Le protagoniste al femminile in particolare, Undici e Max, interpretate magistralmente dalle giovanissime Millie Bobby Brown e Sandy Sink, si troveranno ad affrontare il loro passato che sembra vivere ancora nelle loro paure odierne.

Un po’ sottotono invece i più adulti Steve, Nancy e Jonathan, che vengono schiacciati dalle dinamiche narrative e dallo sviluppo dei sopra citati personaggi. Buone le nuove aggiunte al cast, tra cui spicca il personaggio Argyle.

A Hawkins quindi la fine - letterale ed effettiva - sembra sempre più vicina e si arricchisce così la fotografia più cupa e la resa della CGI che aggiungono una bella cornice a un prodotto che malgrado gli anni di silenzio, riesce ancora a tenere incollati allo schermo.



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