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L'ESORCISMO DEL PAPA - UN FILM AI LIMITI DEL SOPRANNATURALE

Aggiornamento: 18 apr 2023

DATA DI USCITA: 13 Aprile 2023


REGIA: Julius Avery


GENERE: Horror


VOTO: 4

Iniziamo subito con le sentenze. C'è una sola frase capace di descrivere questa nuova fatica cinematografica della Sony, ampiamente utilizzata nel nostro vocabolario e frase cult di un famoso idraulico italiano le cui geste sono attualmente illustrate in un film a lui dedicate: MAMMA MIA.

Se pensavate che gli horror avessero preso una strada più artigianale ed autoriale, abbandonando "americanate" e "trashate" ad alto budget, vi stavate sbagliando di grosso.

Ma andiamo con ordine.

Russell Crowe torna sul grande schermo nei panni di padre Gabriele Amorth, Capo esorcista del Vaticano fino alla sua morte avvenuta nel 2016, scrittore di libri e molto vicino alla figura del cardinale vicario Ugo Poletti (lo stesso che assegnò ad egli l'incarico nel 1986). Tratto dai racconti Un esorcista racconta e Nuovi racconti di un esorcista, il film tratta la storia di un esorcismo di padre Amorth in un vecchio palazzo spagnolo, per salvare la vita di un bambino posseduto da un demonio. L'esorcismo però si rivelerà più complicato del previsto, portando a galla un terribile segreto nascosto per centinaia di anni.

Partiamo dal primo punto, come è stata l'interpretazione di Russell Crowe? Non particolarmente credibile. Spiegandosi meglio, Gabriele è un personaggio attrattivo, che grazie alla sua presenza, voce (grande merito a Luca Ward), battute e carisma riesce per quanto possibile nel trascinare il film. Il problema è che difficilmente egli possa essere una trasposizione fedele di Padre Amorth, dovuta dalla quantità forse esagerata di humor e soprattutto dalla poca fedeltà visiva rispetto "all'originale". Per cui Crowe assume le sembianze di un esorcista rockettaro e ribelle nei confronti di una chiesa prossima ad una mutazione. Per cui si tratta di un elemento molto discutibile, che d'altra parte rappresenta l'elemento migliore della pellicola. E questo è tutto dire.

Le ambientazioni nella pellicola sono poco suggestive e molto anonime, animate da personaggi senza alcun tipo di caratterizzazione e senza la più pallida idea di costruzione narrativa. Né in termini di sceneggiatura, né tanto meno nella regia. E questo rappresenta un grande peccato. Soprattutto perché negli anni numerosi registi, soprattutto nel genere horror, visti i pochi spazi narrativi da dedicare, utilizzano la regia e la tecnica per narrare la storia. Qui invece ci troviamo davanti ad una regia molto fredda, il cui compito è illustrare ciò che viene riportato sulla sceneggiatura. Nel film è presente pure una sorta di Back Story, il cui compito è creare una profondità maggiore del personaggio di Russell Crowe; decretando un risvolto narrativo molto debole e superficiale. Va ammesso un punto: l'unica cosa interessante è il motivo per cui il diavolo cerca di agire, peccato che la sua rilevanza, anch'essa, sia assolutamente marginale. Niente di più. Inoltre, sempre parlando del lungometraggio nell'ambito tecnico, le musiche non sono suggestive e soprattutto c'è una eccessiva presenza della CGI. Tant'è sembrava di essere in certi momenti, ad assistere ad un Cinecomic: sia per gli avvenimenti, sia per l'utilizzo eccessivo e scadente della CGI.

Ma una domanda interessa gli spettatori, quando si parla di Horror. Ma questo film fa paura? Nemmeno per mezzo secondo. La cosa sconcertante è che non c'è stato nemmeno il tentativo, nel cercare l'utilizzo dei jumpscare (come spesso avviene anche negli horror di più bassa qualità). Si tratta di un film senza una identità definita: è un horror che in prima battuta sembra dedicarsi ad uno aspetto più teologico (come ad esempio The Conjuring o Insidious), ma che poi ribalta il tavolo dedicandoci in pratica un film appartenente al Marvel Cinematic Universe. Non vi è nemmeno la scusa di trovarsi di fronte a qualcosa di intrattenente, perché ⅔ del film gli spettatori lo osservano con molta noia. Un film noioso, banale, senza anima la cui metamorfosi scaturisce in un finale assolutamente delirante e caotico.

In conclusione, L'Esorcismo Del Papa è un film noioso, superficiale e molto freddo. La paura non si fai mai sentire, poiché sostituita da una CGI scadente e molto evitabile. Un finale delirare incorona un film poco attraente e che non regge nessun paragone con pellicole horror più commerciali. Un film ai limiti del soprannaturale, dove la vera vittima non sono gli innocenti perseguitati dal demonio, ma gli spettatori stessi.


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