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CREED III - QUANDO L'IMAX SALVA L'OPERA PRIMA DI MICHAEL B. JORDAN

DATA DI USCITA: 3 Marzo 2023


REGIA: Michael B. Jordan


GENERE: Sportivo, Drammatico


VOTO: 6+

All'incirca un anno fa, alla notizia di un seguito di Creed II, non molti degli appassionati sono rimasti entusiasti. Ciò è principalmente dovuto da un epilogo senza continuità, posto nel secondo capitolo narrante il vero scontro del passato, ossia quello tra Creed contro Drago. Inoltre la pellicola sarebbe stata diretta da Michael B.Jordan, alla prima opera come regista e, soprattutto, il primo film senza il personaggio di Rocky Balboa. Una vera e propria rivoluzione, soprattutto l'ultimo elemento, che ha portato il pubblico verso una effettiva mancanza di hype. E, come asserito nell'introduzione, nonostante le varie difficoltà produttive/autoriali, il prodotto uscito è di buona fattura.

Creed III narra la storia di un ormai ritirato Adonis Creed: con una figlia, una moglie nel campo della musica, riuscito ad uscire dall'ombra del padre Apollo. Una vita da considerarsi perfetta, la quale verrà ribaltata quando alla porta si presenterà il suo passato: Damian, un uomo uscito di galera dopo 18 anni e che un tempo era legato profondamente ad Adonis. Una serie di eventi convinceranno il pugile a rientrare in scena per affrontare sé stesso, nei meandri più profondi della mente e ricercare quel passato, che tanto ha lottato per tenerlo lontano.


L'elemento storia non rappresenta l'elemento migliore del film, perché si tratta di una vicenda, quella del passato, utilizzata come toppa o pretesto per un nuovo lungometraggio. Questo dettato dal fatto che, facendo un paragone con il capitolo precedente, lo sconto Adonis-Damian non regge minimamente dinanzi a quello contro Victor Drago. In termini di storia, emozione e combattimento.

Per cui ciò che circonda il film si basa su un pretesto narrativo, e seppur riesce a coinvolge il pubblico, esso rimane in superficie, vista la sua natura "improvvisata". Ottimo invece il tentativo di "Fan Service" facendo continuamente riferimento agli avvenimenti del passato. Ciò però riferito unicamente agli eventi di Adonis Creed, senza alcun riferimento alla figura di Apollo ma soprattutto alla mancanza di Rocky Balboa.

Diciamocelo, Rocky aveva finito il suo ciclo narrativo nel film del 2018 e quindi la sua mancata presenza, ai fini della trama, appare molto sensata. Però il non riferirsi MAI alla sua figura ed importanza fa riflettere molto: come se il personaggio creato da Sylvester Stallone non sia mai esistito e che non abbia avuto mai influenze per "baby-Creed". Inoltre in certi momenti si sente profondamente la sua mancanza. Dove anche un suo discorso saggio avrebbe dato maggiore linfa alle motivazioni di Adonis. Un vero peccato.

Ed ora passiamo all'elemento che ha interessato maggiormente: Michael B. Jordan come è in veste di regista? Dal nostro punto di vista Jordan è riuscito a superare l'esame. Ma solamente nelle scene di combattimento.

Si perché, se nelle scene abbiamo un approccio diverso e più cinematografico, nelle altre scene invece il contributo è povero. Una regia molto statica e con pochi guizzi di autorialità, ma che ribadiamo riesce a stupire durante i match. Ed esso va di pari passo con un altro punto molto importante ossia la tecnologia IMAX.

Un grande plauso va all'utilizzo di questa tecnologia, sempre più rilevante ed apprezzata nel corso del tempo, capace di trasportare direttamente sul campo di battaglia.

I dolori, i colpi, i silenzi, il sudore ed il sangue. Tutto ciò applicato all'ennesima potenza. Un' esperienza cinematografica interessante, che consigliamo vivamente di poter fruire, al fine di vivere al massimo il film. Ogni dettaglio è scolpito come su roccia, affascinanti colpi di luci (vista un'ottima fotografia) e far si che lo spettatore possa immergersi in uno spettacolo impattante. Diciamo che questo strumento è stato in grado di conferire maggiore forza al film, sicuramente Jordan vi si è dedicato molto, trascurando altre scene. Una serie di scene che riescono a salvare il film, che senza di esse rimarrebbe poco solido e prevedibile, con l'aggiunta di dialoghi non particolarmente motivazionali. Insomma: poteva venire meglio, ma grazie al cielo l'IMAX ha salvato il film! Ed inoltre ci fa incuriosire rivedere Jordan di nuovo dietro alla macchina da presa, magari con un quarto capitolo oppure con una cosa totalmente diversa.

In conclusione, Creed III è un buon prodotto commerciale, che fa della sua forza i combattenti, grazie alla regia e la tecnologia IMAX. Il film vacilla quando si dedica a tessere una storia fragile e poco approfondita. Un film pieno di continui riferimenti al passato, ma che lascia per strada, in maniera esagerata, la figura di Rocky. Intrattenimento assicurato per un film che, al tempo stesso, non riesca a superare la qualità del primo e la brutalità del secondo, collocandosi in una zona neutra fedele però al passato.




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