Cobra Kai - Stagione 1-2 | Recensione
Cobra Kaisi svolge 34 anni dopo gli eventi narrati dal primo film della serieKarate Kide segue la vita del "cattivo" Johnny Lawrence. Da pupillo dell'upper class di All Valley, Lawrence si è trasformato in un fallito di mezza età che vive alla giornata.

Genere:Commedia
Ideatore:Jon Hurwitz, Hayden Schlossberg, Josh Heald
Attori:William Zabka, Ralph Macchio, Courtney Henggeler, Xolo Maridueña, Tanner Buchanan, Mary Mouser, Jacob Bertrand, Gianni Decenzo, Martin Kove
Anno:2018
Paese:USA
Produzione:Sony Pictures Television
Durata:30 min
Stato:In produzione
Recensione:
Data di uscita in Italia 🗓️: 28 agosto 2020
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Voto: 7.5/10
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Genere📽: commedia
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Pro🔝: Lo scorso agosto le due stagioni di Cobra Kai sono passate da Youtube
a Netflix, riscuotendo grande successo presso gli appassionati della trilogia di
Karate Kid e non solo.
La serie si apre con un flashback che ci fa rivivere i concitati momenti finali
del torneo di All Valley 1984: Johnny Lawrence del Cobra Kai e Daniel
LaRusso, allenato dal maestro Miyagi, si contendono il punto decisivo. L’arbitro
dà il via e Daniel si prepara per il colpo della gru destinato a rimanere un cult
nella storia del cinema. Johnny va al tappeto, faccia a terra. Ecco, il primo
episodio di Cobra kai ci mostra il perdente che non si è mai rialzato da quel
tatami, senza un lavoro fisso, senza alcuna relazione stabile e alcolizzato. Daniel
invece, da parte sua, è il proprietario di una grande catena di concessionari, vive
in una villa e ha una famiglia perfetta. La storia dei due finirà presto per
intrecciarsi quando Johnny deciderà di aiutare Miguel Diaz, esile bersaglio dei
bulletti della scuola tra cui il ragazzo della figlia di Daniel, Samantha.
La serie ha tra i suoi pregi più grandi la perizia con cui si sofferma sui suoi
protagonisti. Niente viene lasciato al caso e un approfondimento così ricco fa in
modo che non si possa distinguere nettamente tra il bene e il male come ai tempi
della trilogia originale. In Cobra Kai i protagonisti hanno mille sfaccettature e
non si può fare a meno di empatizzare con i loro sentimenti. Le prospettive, i
punti di vista attraverso cui ci vengono mostrati gli eventi sono molteplici.
Un altro elemento che permette alla serie di creare una forte connessione tra
il pubblico e i suoi personaggi è l’imperfezione del loro agire: tutti commettono
errori e da questi la storia riesce sempre a prendere una piega avvincente
mostrandoci il loro frastagliato percorso di redenzione. C’è da considerare anche
che il target di riferimento della serie non è mai fisso poiché, se è vero che molto
spazio viene dedicato agli amori e alla tematica del bullismo, sulla scia di un
comune teen drama, è anche vero che le vicende di Daniel e di Johnny possono
essere facilmente assimilabili da un padre alle prese con la figlia adolescente o
da un uomo che riesce a rialzarsi dopo una vita fin troppo ingiusta con lui.
Gioca a favore della serie anche la sua velocità, con colpi di scena che si
susseguono rapidamente, una struttura degli episodi che non cade nel facile
tranello della ripetitività e una durata di trenta minuti di ciascuno di questi che
permette agli eventi di condensarsi facendo di questo prodotto una vera e propria
macchina da binge watching. C’è da elogiare anche l’ottima resa dei combattimenti, sempre adrenalinici e chiari durante il loro svolgimento, privi di controfigure.
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Contro: Le magagne tendono a venire fuori quando ci si sofferma sulle
storyline secondarie, spesso approssimative e che conducono molti personaggi a
cambiamenti repentini per stare al passo con il ritmo serrato dello show. È anche
vero che la banalità di alcune vicende portate all’estremo si fa sentire quando la
narrazione si sposta sulle vicissitudini dei protagonisti più giovani ma l’intento
della serie è anche quello di riflettere sul ruolo di guida (positiva o negativa che
sia) che gli adulti possono ricoprire nei confronti dei loro figli o allievi. Al netto
di queste imperfezioni ci troviamo di fronte ad una serie consigliata sia ai fan di
Karate Kid, che non rimarranno delusi nel ritrovare i loro eroi, sia a chi si trova
alla ricerca di una serie veloce e divertente. Aspettiamo con ansia la terza
stagione, prevista per il 2021.
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Recensione a cura di Matteo Angelica
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Grafica a cura di Giulia Federici
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