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A star is born | Waiting for the Oscar | Recensione

Jackson “Jack” Maine è un famoso cantante rock country, che combatte privatamente una dipendenza da alcol e droghe. Il suo supporto principale è Bobby, il suo manager e fratellastro maggiore. Dopo uno spettacolo, Jack, alla ricerca del suo prossimo drink, visita un bar dove assiste a un’esibizione tributo a Edith Piaf, di Ally, una cameriera e cantautrice. Da quel momento cambierà tutto.



Anno: 2018

Regia: Bradley Cooper

Attori: Bradley Cooper, Lady Gaga, Michael Harney, Sam Elliott, Bonnie Somerville, Greg Grunberg, Dave Chappelle, Rafi Gavron, Andrew Dice Clay, Willam Belli, Eddie Griffin, Rebecca Field, Anthony Ramos, Michael D. Roberts

Paese: USA

Durata: 135 min

Distribuzione: Warner Bros. Italia

Sceneggiatura: Will Fetters, Bradley Cooper, Eric Roth, Irene Mecchi, Stephen J. Rivele, Christopher Wilkinson

Fotografia: Matthew Libatique

Montaggio: Jay Lash Cassidy

Produzione: Gerber Pictures, Joint Effort, Malpaso Productions


Recensione:

Data di uscita in Italia🗓 : 11 Ottobre 2018

Voto: 8/10

Genere🎬: musicale, sentimentale, drammatico

Pro🔝: "A star is born" racconta una delicatissima ed emozionante storia d'amore tra Ally (interpretata da un'insolita Lady Gaga) e Jackson (interpretato da Bradley Cooper, il quale è anche regista e sceneggiatore dell'opera), all'interno del mondo dello spettacolo. Infatti, se da una parte ci viene mostrata l'ascesa di Ally, dal suo debutto fino alla conquista di milioni di fan, dall'altra vediamo il momento di forte crisi personale del personaggio di Cooper nonostante sia all'apice della sua popolarità, il quale non fa altro che ubriacarsi per sfuggire da un mondo che non gli dà più stimoli per andare avanti. Anche se i due si trovano in posizioni diametralmente opposte, entrambi trovano nell'altro la persona giusta per superare i momenti particolari della loro carriera: lei dev'essere in grado di gestire un successo quasi inaspettato mentre lui deve superare la sua dipendenza. Senz'ombra di dubbio, l'alchimia nata tra Bradley Cooper e Lady Gaga è l'aspetto che ha reso grande e popolare in tutto il mondo questo film, infatti il rapporto che vediamo crescere tra i due protagonisti nel corso della pellicola è assolutamente coinvolgente e ricco di emozioni. Gli sguardi intensi, i silenzi pieni di parole e il contatto fisico tra i due sembrano così reali e profondi che non possono fare altro che coinvolgerti. All'interno del lungometraggio, l'utilizzo della musica è pressoché perfetto infatti è come se stessimo parlando di una protagonista tanto quanto i due attori. Nonostante, come abbiamo detto, il reparto sonoro è praticamente senza pecche, la canzone originale del film "Shallow" (di Lady Gaga) spicca più di tutte. infatti, nei pochi minuti della canzone, troviamo tutta l'essenza, la passione e la sofferenza dei due protagonisti e della loro storia d'amore. Per quanto riguarda i personaggi secondari, è difficile trovare qualcuno che arrivi a livello di Bradley Cooper e Lady Gaga, più che altro perché il film è quasi interamente incentrato su di loro. Eccezion fatta per il personaggio interpretato da Sam Elliott (Bobby), il quale si ritaglia un ruolo abbastanza importante nell'economia del film svolgendo davvero un lavoro soddisfacente (grazie al quale ha ottenuto la nomination agli oscar dell'anno scorso).

P.S. questo lungometraggio è, in realtà, il quarto remake dell'opera originale del 1934 "È nata una stella". Nel corso del secolo scorso, sono usciti 2 rifacimenti: uno nel 1954 e l'altro nel 1976.

P.S. la canzone "Shallow" di Lady Gaga è stata premiata sia alle manifestazioni cinematografiche sia a quelle musicali, diventando il brano più premiato di sempre.

Contro❌: l'aspetto meno convincente della pellicola è la regia di Bradley Cooper, grezza e imperfetta. Si può notare facilmente come questo sia stato il suo primo lavoro come regista. Spesso ha utilizzato la macchina da presa a mano e i continui movimenti non sono piacevoli mentre, le volte che utilizza degli attrezzi come cavalletti per tenere la macchina da presa ferma, è abbastanza sterile e poco incisiva.

Recensione a cura di Ivan Luis Sulla

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