Linda Giulio
19 apr 20222 min
Una famosa scrittrice di romanzi rosa viene rapita da un miliardario convinto che la donna possa svelare un antico mistero per trovare una città perduta e il suo inestimabile tesoro.
Paese di produzione: Stati Uniti d'America
Anno: 2022
Durata: 120 min
Genere: azione, commedia, sentimentale, avventura
Regia: Aaron e Adam Nee
Soggetto: Seth Gordon
Sceneggiatura: Aaron e Adam Nee, Oren Uziel, Dana Fox
Produttore: Seth Gordon, Sandra Bullock, Liza Chasin
Produttore esecutivo: Margaret Chernin, Julia Gunn, Jonathan Hook
Casa di produzione: 3dot productions, Exhibit A, Fortis Films
Distribuzione in italiano: Eagle Pictures
Fotografia: Jonathan Sela
Montaggio: Craig Alpert
Musiche: Pinar Toprak
Scenografia: Jim Bissell
Costumi: Marlene Stewart
Cast: Sandra Bullock, Channing Tatum, Daniel Radcliffe, Brad Pitt, Patti Harrison, Oscar Nuñez, Raymond Lee, Da'Vine Joy Randolph.
Recensione
Voto: 6.5\10
L'improbabile duo formato da Sandra Bullock e Channing Tatum arriva sul grande schermo con la pellicola The Lost City.
A metà tra avventura romantica e commedia, The Lost City presenta tutti i clichè del genere: un luogo lontano e sconosciuto, una damigella in pericolo, un eroe possente pronto a salvarla e un mistero da risolvere. Confermando quindi tutti questi elementi, la pellicola punta poi a stravolgerli, con una buona dose di umorismo, che seppur sfiora il demenziale, riesce a intrattenere.
L'antagonista interpretato da Daniel Radcliffe non ha alcunchè di cattivo, se non soldi a non finire, l'eroe Channing Tatum è in realtà colui che bisogno di aiuto per salvarsi e la protagonista, interpretata dalla Bullock sembra aver ben chiara l'intera situazione, riuscendo a pensare sempre a mente lucida e rivelandosi come un personaggio intelligente e più sveglio di come lei stessa vuole apparire, concludendo un buon arco narrativo e formativo, inaspettato per il genere.
Per la prima parte la narrazione procede piacevolmente, con la giusta combinazione di stunt e umorismo ma nel momento in cui la sceneggiatura si accinge verso l'atto finale, la combinazione dei generi inizia a stonare, soprattutto con l'introduzione - forse in ritardo - dell'effettiva città perduta.
Così, il genere avventura viene disturbato da battute prevedibili e non più in armonia con la narrazione, risultando effettivamente come un fattore di disturbo, anche in riferimento all'eccessiva durata.
In conclusione, The Lost City è un prodotto che si può considerare riuscito, con un buon cast, in sintonia e ben scritto, e una giuste dose di avventura che diventa prominente nella seconda parte, forzando eccessivamente l'elemento umoristico.
The Lost City rimane una pellicola d'intrattenimento che fa ciò per cui è pensato cioè, per l'appunto: intrattenere, portando anche alcuni elementi - per così dire - di novità nel trattamento degli elementi fondamentali del genere.