Una famosa scrittrice di romanzi rosa viene rapita da un miliardario convinto che la donna possa svelare un antico mistero per trovare una città perduta e il suo inestimabile tesoro.
Paese di produzione: Stati Uniti d'America
Anno: 2022
Durata: 120 min
Genere: azione, commedia, sentimentale, avventura
Regia: Aaron e Adam Nee
Soggetto: Seth Gordon
Sceneggiatura: Aaron e Adam Nee, Oren Uziel, Dana Fox
Produttore: Seth Gordon, Sandra Bullock, Liza Chasin
Produttore esecutivo: Margaret Chernin, Julia Gunn, Jonathan Hook
Casa di produzione: 3dot productions, Exhibit A, Fortis Films
Distribuzione in italiano: Eagle Pictures
Fotografia: Jonathan Sela
Montaggio: Craig Alpert
Musiche: Pinar Toprak
Scenografia: Jim Bissell
Costumi: Marlene Stewart
Cast: Sandra Bullock, Channing Tatum, Daniel Radcliffe, Brad Pitt, Patti Harrison, Oscar Nuñez, Raymond Lee, Da'Vine Joy Randolph.
Recensione
Voto: 6.5\10
L'improbabile duo formato da Sandra Bullock e Channing Tatum arriva sul grande schermo con la pellicola The Lost City.
A metà tra avventura romantica e commedia, The Lost City presenta tutti i clichè del genere: un luogo lontano e sconosciuto, una damigella in pericolo, un eroe possente pronto a salvarla e un mistero da risolvere. Confermando quindi tutti questi elementi, la pellicola punta poi a stravolgerli, con una buona dose di umorismo, che seppur sfiora il demenziale, riesce a intrattenere.
L'antagonista interpretato da Daniel Radcliffe non ha alcunchè di cattivo, se non soldi a non finire, l'eroe Channing Tatum è in realtà colui che bisogno di aiuto per salvarsi e la protagonista, interpretata dalla Bullock sembra aver ben chiara l'intera situazione, riuscendo a pensare sempre a mente lucida e rivelandosi come un personaggio intelligente e più sveglio di come lei stessa vuole apparire, concludendo un buon arco narrativo e formativo, inaspettato per il genere.
Per la prima parte la narrazione procede piacevolmente, con la giusta combinazione di stunt e umorismo ma nel momento in cui la sceneggiatura si accinge verso l'atto finale, la combinazione dei generi inizia a stonare, soprattutto con l'introduzione - forse in ritardo - dell'effettiva città perduta.
Così, il genere avventura viene disturbato da battute prevedibili e non più in armonia con la narrazione, risultando effettivamente come un fattore di disturbo, anche in riferimento all'eccessiva durata.
In conclusione, The Lost City è un prodotto che si può considerare riuscito, con un buon cast, in sintonia e ben scritto, e una giuste dose di avventura che diventa prominente nella seconda parte, forzando eccessivamente l'elemento umoristico.
The Lost City rimane una pellicola d'intrattenimento che fa ciò per cui è pensato cioè, per l'appunto: intrattenere, portando anche alcuni elementi - per così dire - di novità nel trattamento degli elementi fondamentali del genere.