Nowinthecinema
18 apr 20202 min
Quando Gretchen Carlson ha accusato di molestie sessuali Roger Ailes, fondatore di Fox News, nessuno poteva prevedere cosa sarebbe successo. La decisione della donna spinge la giornalista Megyn Kelly a farsi avanti con la sua storia.
Anno:2019
Regia:Jay Roach
Attori:Margot Robbie, Charlize Theron, Nicole Kidman, Alice Eve, Kate McKinnon, Alanna Ubach, Brooke Smith, Nazanin Boniadi, Allison Janney, Connie Britton, Mark Duplass, Madeline Zima, Ashley Greene, Richard Kind, Malcolm McDowell, John Lithgow
Paese:USA
Durata:109 min
Distribuzione:Leone Film Group, 01 Distribution
Sceneggiatura:Charles Randolph
Fotografia:Barry Ackroyd
Montaggio:Jon Poll
Musiche:Theodore Shapiro
Produzione:Lionsgate
Recensione:
Data di uscita in Italia 🗓️: 17 Aprile 2020 (Prime Video)
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Voto: 7/10
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Geneređź“˝: drammatico
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PRO🔝: La nascita di un fenomeno mondiale che ha cambiato il mondo della
 politica, televisione e spettacolo: la scintilla che “incendierà ” il mondo dei
 Media, la nascita del movimento “Me too”. La pellicola andrà ad analizzare il
 caso che dal 2016 che darà la spinta verso la nascita del movimento: il caso
 Roger Ailes, l’ex CEO di “Fox News” accusato di molestie sessuali da una
 serie di giornaliste e conduttrici che lavoravano per lui. La pellicola vede un
 cast formidabile tra cui Charlize Theron (Nominata per migliore attrice agli
 oscar 2020), la premio Oscar Nicole Kidman, la sempre più sorprendente
 Margot Robbie (anche lei candidata agli Oscar 2020) e il grande John
 Lithgow. Essi interpretano, rispettivamente: la giornalista Megyn Kelly
 “avversaria” del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, la Repubblicana
 Gretchen Carlson, l’ultima arrivata alla Fox Kayla Pospisil e il potente Roger
 Ailes. La pellicola viene costruita attraverso una regia interessante, fatta di
 piani sequenza, inquadrature mosse e molto ravvicinate affinché lo spettatore
 possa immedesimarsi appieno. La buona regia viene anche accompagnata da
 un ottimo utilizzo della scrittura: imposta il film con una struttura
 documentaristica, dialoghi efficaci che enfatizzano la caratterizzazione dei
 personaggi e vi è la rottura della quarta parete, grazie ai pensieri dei soggetti
 udibili solo allo spettatore e frasi rivolte unicamente a chi sta guardando la
 pellicola. Al suo interno vi troviamo anche uno studio del ruolo della donna nei
 media e una dettagliata e analisi politica Statunitense (in questo si sofferma
 su politica e informazione dei Repubblicani), tratto distintivo del regista Jay
 Roach che la ha inserita nelle sue pellicole in maniere diverse, come in
 “Trumbo” o nel leggero “Candidato a sorpresa”. Il tutto è anche condito da un
 Make-Up da Oscar, il che rende il tutto più reale e verosimile.
 Concludendo, una vera storia di ingiustizia sociale che ha atteso anni prima
 che venisse fuori, narrata con un ottima scrittura, buona regia e un cast molto
 ricco di talento.
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CONTRO❌: Purtroppo, la seconda parte della pellicola che doveva vedere un
 crescendo di climax, non riesce a evolverlo appieno risultando una scrittura
 che rimane sullo stesso livello, invece di accelerare per mettere più ritmo alla
 storia e alla vicenda.
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Recensione a cura di Lorenzo Batocchi
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Grafica a cura di Giulia Federici
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