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The Jack in the box | Recensione


Il film ci racconta di un gruppo di ragazzi che trovano una scatola che imprigiona uno spirito maligno assassino che, ovviamente, riuscirà a scappare portando morte e dolore.

Anno:2019

Regia:Lawrence Fowler

Attori:Ethan Taylor, Philip Ridout, Lucy-Jane Quinlan, Robert Nairne, Darrie Gardner

Paese:Gran Bretagna

Durata:87 min

Distribuzione:Adler Entertainment

Sceneggiatura:Lawrence Fowler

Fotografia:Cameron Bryson

Montaggio:Lawrence Fowler

Musiche:Christoph Allerstorfer

Produzione:Fowler Media, Up A Notch Productions


Recensione:

Data di uscita in Italia 🗓️:17 settembre 2020

Voto: 4/10

Genere📽: Horror?

Pro🔝: L'unico merito da poter annoverare è l'estetica dell'entità/pupazzo

capace di evocare una inquietudine allo spettatore (ovviamente occasione

sprecata male vista il suo scarso e pessimo utilizzo).

Da annoverare positivamente è la colonna sonora, nulla di speciale, anzi, però

ha temi interessanti facendo sì che la scena scorra il meglio possibile.

Contro❌: Siamo sinceri, parlare male di questo film è come sparare sulla

croce rossa: un film indipendente fatto con poco budget, attori esordienti/non

professionisti e un reparto tecnico non particolarmente attrezzato. Ragione

per cui risulta molto difficile ragionare in questi campi, rendendo difficile fare

un giudizio tecnico; altro discorso riguarda la narrazione, perché in

quell'ambito il discorso del budget è poco rilevate (i dialoghi possono essere

sempre efficienti anche se si hanno pochi soldi a disposizione).

In ogni caso la pellicola, come visto nel punto dei lati positivi, non è sufficiente

su nessun lato: una regia che compie errori, un montaggio che crea un

intreccio non avvincente e niente nella pellicola crea tensione; anzi il tutto è un

già visto all'ennesima potenza con tutte le sue regole e i cliché del genere

horror (becero) conosciamo fin troppo bene.

Il problema più grande è la scrittura e i dialoghi: imbarazzante, noioso, il

background del protagonista non convincente e la solita logica dei film horror.

Il film inciampa nel tentativo di restare ancorato nei cliché e di creare

un'atmosfera che riesca a coinvolgere lo spettatore; ciò dovuto da una

sceneggiatura rigida e senza cuore che corre molto male, rendendo la

pellicola stessa un noioso viaggio cinematografico.

In conclusione, "Jack In The Box" è un film che mette a disagio, capace solo

di farti ridere per l'utilizzo delle ambientazioni e di dialoghi privi di alcuna

logica. Un "more of the same" arricchito da elementi oggettivamente sbagliati

e poco ispirati, che fa parlare di sé poco e male. Un film prevedibile sfociato in

un finale rapido e senza pathos, una sconclusionatezza che annoia lo

spettatore portandolo a rimpiangere i soldi spesi per il biglietto.

Recensione a cura di Lorenzo Batocchi

Grafiche a cura di Giulia Federici



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