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STRANGE WORLD - UN MONDO MISTERIOSO | RECENSIONE DEL 61⁰ CLASSICO DISNEY

L'originale film d'azione e avventura viaggia nel profondo di una terra inesplorata e pericolosa in cui creature fantastiche attendono i leggendari Clade, una famiglia di esploratori le cui differenze minacciano di far fallire la loro ultima e, di gran lunga, più importante missione.

Anno: 2022 Regista: Don Hall Sceneggiatura: Qui Nguyen Produttore: Roy Conli Attori: Jake Gyllenhaal, Lucy Liu, Gabrielle Union, Dennis Quaid, Jaboukie Young-White, Alan Tudyk Paese: U.S.A. Distribuzione: The Walt Disney Company Italia Produzione: Walt Disney Pictures, Walt Disney Animation Studios Durata: 102 minuti RECENSIONE: Data di uscita in Italia: 23 novembre 2022 Voto: 7.5 Genere: azione, animazione, avventura, commedia Come è consuetudine da ormai diversi anni, è Novembre e quindi è il momento di recensire il nuovo classico Disney "Strange World - Un mondo misterioso" per la regia di Don Hall (figura molto importante per l'azienda siccome ha diretto in precedenza "Big hero 6", "Oceania" e "Raya e l'ultimo drago", tutti film molto apprezzati). Nonostante la pellicola sia uno dei peggiori flop degli ultimi anni (forse per uno scarso marketing per privilegiare la sua uscita a Natale su Disney+?), il 61⁰ classico Disney si presenta come una pellicola molto solida, interessante per le tematiche che decide di affrontare (principalmente inclusione e ambientalismo), decisamente divertente e con un buon comparto tecnico nonostante alcuni problemi di superficialità ci siano.

Innanzitutto, è necessario partire dalle tematiche che il film affronta siccome sono l'aspetto più interessante del lungometraggio. Come anticipato nell'introduzione, la sceneggiatura si appoggia su 3 tematiche differenti che, alla fine, confluiscono nel personaggio di Ethan, il più giovane della famiglia Clade. Se da un lato, il film parla di seguire il proprio destino, ciò che siamo a prescindere dal retaggio familiare perché solo in questo modo si può essere felici (sicuramente un tema interessante ma affrontato anche in altre pellicole), dall'altro il lungometraggio inserisce all'interno della narrazione il tema dell'inclusività e dell'ambientalismo. Per quanto riguarda il primo, oggigiorno diversi prodotti inseriscono quasi forzatamente il personaggio lgbtqia+ o nero/asiatico (in stile Netflix) esclusivamente "perché è giusto", "Strange World", invece, fa un passo in avanti siccome il tema della diversità non è mai al centro dei discorsi dei personaggi e quindi ciò che, purtroppo, per molti è "diverso" qui è completamente "normale" (come l'omosessualità di Ethan o il fatto che quest'ultimo sia figlio di una coppia interraziale). Ad esempio, Ethan è omosessuale ma il suo percorso di crescita personale e la sua storia sentimentale (abbastanza defilata, è vero, ma comunque importante per il pubblico a cui è destinato) possono essere paragonati tranquillamente a personaggi di tantissimi altri film animati. Perciò, la normalizzazione, e soprattutto la non drammatizzazione come spesso accade per personaggi emarginati, è un grande passo in avanti. Certamente, alcuni potrebbero obiettare che il tutto sia trattato in maniera semplice e superficiale ma è sempre importante tenere in considerazione il target a cui è rivolto il prodotto. Perciò, trattandosi di un classico Disney e pensando di come l'intera compagnia abbia trattato il tema dell'omosessualità fino a pochi anni fa, come in "Star Wars - Episodio 9" con quella scena orrenda del bacio tra due donne di 2 secondi inserita esclusivamente per vantarsi quando si trattò solo di queer baiting, si può ritenere un buon lavoro di rappresentazione.

Per quanto riguarda il tema dell'ambientalismo, anche qua si può ritenere il risultato più che soddisfacente. Naturalmente, non si tratta di una novità, già nell'ormai lontano 2008 la Pixar parlava dell'inquinamento con il capolavoro "Wall•E" ma l'aspetto molto interessante di "Strange World" è la sua capacità di unire la realtà del film con la nostra siccome, senza fare spoiler, il problema che sta attanagliando il nostro pianeta, ovvero l'esagerato utilizzo di petrolio, è molto simile a quello della pellicola. Ciò su cui riflette la pellicola è l'egoismo dell'uomo nei confronti dell'ambiente e della sua incapacità di rispettare il mondo in cui abita perché non sempre il nostro bene è anche quello del luogo in cui si vive. Perciò, grazie alla forte vicinanza con la nostra realtà, il film tratta in maniera diretta il problema dell'inquinamento, ed essendo una pellicola per famiglie la schiettezza del messaggio è un punto a suo favore. Per quanto riguarda la caratterizzazione del mondo, con il titolo che si ritrova questa pellicola, è fondamentale che anche il luogo in cui avvengono le vicende sia accattivante (come, ad esempio, la casa in "Encanto") e, sotto questo punto di vista, ci si può ritenere abbastanza soddisfatti. Le varie creature, l'utilizzo dei colori, i diversi tipi di ambientazione... sono tutti elementi che appagano la vista di piccoli e grandi (per quest'ultimi, è divertente vedere i diversi riferimenti ai film fantascientifici degli anni '50/'60 a cui il film si rifà) ma, ad essere sinceri, rimane la sensazione che si sarebbe potuto fare molto di più. Per citare un film del regista, come le varie tribù sono appena accennate in "Raya e l'ultimo drago" e si percepisce di aver visto appena il 20% di questo incredibile mondo, anche in "Strange world" rimane il desiderio di esplorare questo luogo sotterraneo (sarebbe perfetto un sequel seriale) come se gli autori si fossero accontentati di mostrare solo alcuni aspetti.

Prima di concludere, è giusto fare un accenno ai vari personaggi del film. Oltre a Ethan (come detto sopra, è ben caratterizzato), gli altri personaggi sono quasi delle maschere in funzione del loro messaggio. Come accennato, la pellicola si concentra su tre tematiche diverse e ogni personaggio rispetta il proprio ruolo affinché lo spettatore comprenda ciò che il regista vuole comunicare. Inoltre, nonostante si possa definire "Strange world" un film corale, i vari personaggi si muovono per Ethan siccome è lui che nel finale unifica il tema di seguire il proprio destino e del rispetto dell'ambiente. Quindi, in alcuni momenti, i vari protagonisti agiscono affinché Ethan compia il suo destino come uomo indipendente e salvi la situazione. In conclusione, nonostante ci siano alcuni momenti e personaggi superficiali che potrebbero allontanare un tipo di pubblico più esigente, "Strange world" si può definire assolutamente una pellicola riuscita, in cui si mandano messaggi positivi in maniera efficace e con un buon comparto tecnico che rende l'azione spettacolare e colorata.

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