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SPIRAL - L'EREDITÀ DI SAW | Recensione del reboot di una delle saghe horror più prolifiche di sempre

Una coppia di detective di una grande città americana si ritrova alle prese con una serie di omicidi che sembrano ispirati a una delle storie più macabre, spaventose e disturbanti del recente passato cittadino.

Data di uscita:16 giugno 2021

Genere:Horror, Thriller

Anno:2021

Regia:Darren Lynn Bousman

Attori:Chris Rock, Samuel L. Jackson, Max Minghella, Marisol Nichols, Zoie Palmer, Dan Petronijevic, Nazneen Contractor, K.C. Collins, Edie Inksetter

Paese:USA

Durata:93 min

Distribuzione:01 Distribution

Sceneggiatura:Josh Stolberg, Peter Goldfinger

Fotografia:Jordan Oram

Produzione:Twisted Pictures, Burg/Koules Productions, Dahlstar, Serendipity Productions


 

Recensione:

Data di uscita in Italia 🗓️: 16 giugno 2021

Voto: 5/10

Genere📽: horror

Nuovo reboot di una delle saghe horror più prolifiche di sempre, che dopo l'inutile Saw - Legacy, a sua volta ripreso del definito Saw 3D - Il capitolo finale, immagina un nuovo killer seriale con logo e maschera mutate, ma uguale metodologia e ferocia. Come uno straccio strizzato fino all'ultima goccia, anche la saga su uno dei serial killer più famosi del grande schermo sembra essere giunta ad una sterile conclusione. Un racconto che sembra ripresentare lo stesso modus operandi (per rimanere in tema di assassini seriali): rumori forti, jump scare, ""colpi di scena"" (volutamente inserito con doppie virgolette) e sangue a non finire. Parliamoci chiaro, Saw è sempre stato cruento e disturbato, ma insieme a queste peculiarità c'erano sempre anche delle trame ben articolate e un climax crescente di tensione. Quello che ci porta "Spiral" sono ovvietà narrative, con un colpo di scena finale (ho contento almeno altri 5 film in cui è presente) che cerca di compensare un linearità aberrante degli eventi. I vuoti della trama lasciano enorme spazio alle scene splatter, che occupano una grande fetta dell'intera pellicola. I marchingegni usati dal "nuovo enigmista" sono, fortunatamente, almeno in parte disturbati e coerenti come quelli dei capitoli originali, facendo trapelare la giusta dose di disgusto e ribrezzo per chi, alla fine dei conti, era andato al cinema per vedersi una pellicola piena di sangue e dolore. Anche i suoni, decisamente molto alti, aiutano nel processo orrorifico delle scene più crude.

Di buon livello è la recitazione del protagonista, Chris Rock, che nonostante le notevoli insensatezze narrative riesce ad instaurare una buona costruzione del personaggio creando un minimo senso di partecipazione e di coinvolgimento nelle scene finali.


Oltre ad una maschera diversa (la testa di maiale invece della famosa maschera di Jigsaw) e il logo dell'assassino "Spiral - L'eredità di Saw" è la solita minestra riscaldata di sequel su sequel di saghe che hanno avuto il loro tempo di gloria ma che ora sono solo dei lontani parenti dei bei tempi passati.

Recensione a cura di Matteo De Nicolò

Grafiche a cura di Giulia Federici


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