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SPIDER-MAN: ACROSS THE SPIDER-VERSE - IL CAPOLAVORO CHE METTE IN LUCE I DIFETTI DEL GENERE

Aggiornamento: 9 giu

DATA DI USCITA: 1 Giugno 2023


REGIA: Joaquim Dos Santos, Kemp Powers e Justin K.Thompson


GENERE: Animazione


VOTO: 9

“Miles, la parte più dura di questo lavoro, è che non riesci sempre a salvare tutti.”

Senza fare spoiler di nessun genere, questa è la premessa sopra la quale si basa un film che, finalmente, dopo quasi cinque anni di attesa vede il ritorno di Miles Morales, Gwen Stacy, Peter Parker ed il Ragno-verso sul grande schermo, nel seguito del meraviglioso Into The Spider-Verse.

Si tratta di un capitolo che non solo raggiunge le vette del suo predecessore (compito assai arduo già di suo), ma riesce persino a superarlo, grazie ad un film più maturo, solido ed emozionante. Ma andiamo con ordine.

Miles Morales è l’unico Spider-Man del suo universo da circa un anno e mezzo, occupato a svolgere le solite azioni dell'amichevole uomo ragno di quartiere: salvare Brooklyn dalla criminalità e cercare di nascondere la sua identità al mondo intero, e nello specifico alla sua famiglia. Tutto cambia con il ritorno di Gwen Stacy, questa volta però capace di viaggiare attraverso il multiverso. Ad accorare ciò, un nuovo villain sarà la miccia che darà il via alla storia di Miles Morales nel Ragno-verso, costretto ad una scelta "inderogabile" che cambierà per sempre il suo destino.

Quali sono i motivi per cui questo è un grandissimo film? Né sono tanti.

Per primo punto parliamo della storia. Questo lungometraggio porta in scena una storia: matura, solida, accattivante, emozionante e capace di mettere in luce gli oneri ed onori della figura dell'Uomo Ragno. La sceneggiatura è caratterizzata da numerosi dialoghi, i quali danno smalto a quelle che sono le azioni, il passato e le caratteristiche dei personaggi.

Grande risalto viene dato ai personaggi nella sceneggiatura, poiché essi vanno ad animare un film molto ricco di dialoghi e riflessioni, sia per i più piccoli, che per i più grandi. Il focus narrativo lo prende sicuramente Miles Morales: un giovane ormai abituato alla sua doppia identità, il quale però andrà incontro a numerosi problemi che ogni supereroe deve affrontare. Un percorso che porterà inevitabilmente ad uno Spider-Man più maturo, ma sempre determinato nel cambiare un destino inevitabile. Ciò che avviene è una diagnosi su cosa sia la figura dell'Uomo Ragno, illustrando una riflessione che ancora è sempre mancata sul grande schermo, riuscendo a convincere gli spettatori.

Altro merito riguardo alla caratterizzazione dei personaggi, è il maggior impatto che nella pellicola riveste il personaggio di Gwen Stacy e della madre di Miles Morales. Altri personaggi invece, come ad esempio Miguel O'Hara o il Villain, avranno sicuramente più rilevanza nel capitolo conclusivo della trilogia.

Il fiore all'occhiello di questa pellicola è sicuramente l'animazione: è da anni che nulla di simile si vedeva sul grande schermo. Un tributo d'amore all'animazione è in atto, ai vari generi e stili d'animazione. Come abbiamo visto negli anni, questo è un genere che ha avuto sempre maggiore rilevanza, grazie ai numerosi autori volenterosi di realizzare opere profonde e dal bell'aspetto. Questo film non è un eccezione. All'interno del lungometraggio ci sono numerosi stili d'animazione, i quali denotano una capacità creativa che non si vedeva da tanto tempo. Inoltre ogni immagine ha vita propria, come se provenisse direttamente da un museo. Una serie di colpi d'occhio che lascieranno gli spettatori meravigliati. Le immagini in tal senso hanno un grande impatto simbolico, estetico e narrativo. Un lavoro del genere è davvero difficile da trovare altrove. La fluidità del disegno è tale da incollare lo spettatore e trascinarlo in un universo assolutamente colorato, che fa dell'emozione un suo cavallo di battaglia.

Altri punti di forza sono la presenza di Easter-Egg che piaceranno molto agli appassionati del personaggio, senza scaturire in un fanservice becero e senz'anima (come capitato in No Way Home). La colonna sonora è assolutamente d'impatto, con tracce sonore più belle rispetto a quelle del suo predecessore, tutte volte a coinvolgere lo spettatore. Questo perché Across The Spider-Verse è un film emozionante, visti i numerosi approfondimenti, e di conseguenza le sofferenze, dei personaggi; inoltre perché riesce a parlare di un tema quale quello della responsabilità e del sacrificio nell'indossare la maschera.

Un punto su cui soffermarsi è il confronto con altre pellicole di genere. È inutile girarci intorno: il genere di Animazione fa sempre più difficoltà a creare pellicole come un tempo. Ciò è dovuto in larga parte da un decadimento che sembra non assestarsi da parte di Disney e della Pixar. La creatività, profondità e innovazione sembrano aver lasciato spazio a personaggi senza anima, il cui obiettivo è raggiungere grandi incassi (con scarsi risultati oltretutto). È la forza di Across The Spider-Verse: sapersi imporre, come un faro nella tormenta, in un periodo complicato per i film d'animazione e per i cinecomic. Ma soprattutto dimostra quale è la lezione più importante: non c'è bisogno di creare personaggi con l'unico pensiero all'inclusività per fare retorica spicciola; non serve fare film per fare contenti determinate fasce di popolazione, non curandosi minimamente della qualità; non serve fare l'ennesimo sequel o film poco creativi al fine si sbancare il botteghino. Serve Across The Spider-Verse. Una manna dal cielo, che dimostra, soprattutto, alla Disney e Pixar come fare film d'impatto: una trama solida e matura, personaggi approfonditi, numerosi temi da affrontare ed un'alta capacità creativa.

In conclusione, Spider-Man: Across The Spider-Verse è un capolavoro del genere d'animazione. Un film capace di superare il suo predecessore, evolvendosi ed emozionando il pubblico. Una manna dal cielo per gli amanti del cinema, oramai stufi di film senza anima e con scopi poco lungimiranti. Tanta creatività, colori e narrazione sono la ricetta felice di un capolavoro che mette in luce i difetti del genere, sperando in un futuro che veda questa pellicola come un nuovo caposaldo di una rivoluzione nel cinema d'animazione.

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