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Se mi lasci ti cancello | Recensione

Clemetine, stanca del rapporto con Joel, si fa asportare dalla mente la parte relativa alla loro storia. Quando lui lo scopre, fa lo stesso, ma durante il procedimento cambia idea.



Anno:2004

Regia:Michel Gondry

Attori:Jim Carrey, Kate Winslet, Kirsten Dunst, Tom Wilkinson, Elijah Wood, Mark Ruffalo, David Cross, Thomas J. Ryan, Jane Adams (II), Ryan Whitney, Debbon Ayer, Lola Daehler, Deirdre O'Connell, Amir Ali Said, Brian Price, Paul Litowsky, Josh Flitter, Gerry Robert Byrne

Paese:USA

Durata:108 min

Distribuzione:Eagle Pictures

Sceneggiatura:Charlie Kaufman

Fotografia:Ellen Kuras

Montaggio:Valdís Óskarsdóttir

Musiche:Jon Brion

Produzione:Steve Golin, Anthony Bregman


Recensione:

DATA DI USCITA IN ITALIA🗓️: 22 Ottobre 2004 (Attualmente su Netflix)

GENERE📽: Drammatico, Fantascienza

VOTO: 9 / 10

PRO🔝: Sin dall’alba dei tempi, l’uomo ha utilizzato una miriade di strumenti per

poter comunicare emozioni, sentimenti e storie. Un esempio su tutti l’Amore:

“mercè” vera e propria dell’Arte, che fa da sfondo a quadri, canzoni, opere

liriche, libri e cinema. Un tema che che ha appassionato tutti e che

conosciamo molto bene, tanto da essere diventato una consuetudine nell’Arte,

causando così la perdita di smalto del tema. Oggi andremo a parlare di una

vera e propria “boccata d’aria” nel genere; una delle pellicole più interessanti e

sorprendenti degli ultimi anni: The Eternal Sunshine Of The Spotless Mind (Da

noi tradotto come “Se Mi Lasci Ti Cancello”). La pellicola ruota intorno a due

personaggi, ovvero: Joel, un uomo insicuro che vive una vita (molto) ordinaria

e Clementine, una donna impulsiva e dinamica. Entrambi, però, non sanno di

essere stati insieme per due anni e di aver cancellato i propri ricordi in una

clinica specializzata in ciò. Da queste premesse, lo spettatore si troverà ad

osservare una lotta contro la mente, in questo caso del nostro protagonista

Joel.

Da annoverare in maniera positiva è l’alchimia tra i due personaggi, Joel e

Clementine, dovuto in gran parte anche alla bravura di Jim Carrey e Kate

Winslet. Entrambi i personaggi sono estremamente connotati nei loro ruoli, a

tal punto che rappresentano molte sfaccettature che possono riguardare la

personalità di tutti noi e che fanno immedesimare gli spettatori nella storia.

Questa immedesimazione è dovuta anche dall’uso ottimo delle scenografie:

grottesche, naturali, angoscianti e bellissime a colpo d’occhio. Il tutto è

coordinato dall’uso sapiente del montaggio, che da un senso “unico” alla

pellicola. Ciò che ci ha convinto maggiormente è lo scheletro del film, cioè la

sceneggiatura: molto solida, architettata perfettamente ed originale (tanto da

ricevere la statuetta degli Oscar). La pellicola viene costruita in modo molto

intelligente e il suo punto di forza maggiore sono i dialoghi: Molti di essi

sembrano essere vere e proprie poesie, che vanno ad arricchire le personalità

dei personaggi, sia dei principali che di quelli secondari.

In conclusione, “The Eternal Sunshine Of The Spotless Mind ” è un

capolavoro narrativo, con una storia originale e con dialoghi accattivanti con

un flusso poetico inaudito. Una storia sulla malinconia e sull’importanza dei

nostri ricordi. Un’analisi dell’amore moderno che va a toccare tutti quanti noi,

coordinato da un ottimo impianto tecnico e attori superbi. Un film divenuto Cult

che tutt’ora continua ad accendere i nostri cuori e le nostre menti in opera che

ricorderemo ancora a lungo.

CONTRO❌: La nota negativa più evidente non risiede nel film in sé, sia dal

punto di vista tecnico che nell'architettura narrativa. Il difetto lo abbiamo creato

“noi”: stiamo parlando dell’adattamento italiano del titolo della pellicola.

Non solo “Se Mi Lasci Ti Cancello” è un titolo che comunemente si potrebbe

attribuire ad una commedia Statunitense con Adam Sandler, ma va a

snaturare il senso e la poetica del film. Va a creare una “disinformazione”

generale: dal titolo si evince una commedia come un’altra, quando invece è

un film che parla delle sofferenze degli individui.

Una certa superficialità da parte degli adattatori che, consci dell’errore, hanno

“rimediato” distribuendo l’edizione Home Video con il titolo originale.

Recensione a cura di Lorenzo Batocchi

Grafica a cura di Giulia Federici

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