Siamo nel nuovo decennio del ventunesimo secolo, un periodo non iniziato bene per
tutte le vicende che conosciamo, ma sicuramente saranno 10 anni che cambieranno
tantissime cose. Una virgola, in questo mutamento, potrebbe essere proprio la Pixar!
In questo 2020 usciranno due pellicole: “Soul” che uscirà verso settembre e “Onward” che è in fase di uscita molto ravvicinata, ovvero il 5 marzo 2020.
Già dai trailer si vede che quest’ultima sarà riferita principalmente ai più giovani (rispetto a “Soul”), ma potrebbe essere una boccata d’aria fresca, rispetto al percorso non semplice della Pixar dopo il 2010.
GOLDEN AGE
La Pixar Animation Studios, fondata nel 1979 dalla “Lucasfilms”, nel corso della sua vita ha fatto vedere la luce a lungometraggi tecnologicamente innovativi, imponendosi di prepotenza nel panorama cinematografico mondiale. La particolarità delle loro pellicole, inoltre, è la fruizione dei film nei confronti sia dei più giovani, sia dei più grandi (oltre all’intrattenimento veicolano messaggi profondi). Ad esempio: “A Bug’s Life” (seconda pellicola dello studio uscita nel 1998) fa riferimento a sistemi totalitari e alla potenza del
popolo; “Wall-E” (2008), in termini simbolici parla dell’uomo e del tema dell’ambiente in maniera critica e molto forte; altro esempio è “UP” (2009) che parla del coraggio dell’andare avanti per cercare di vivere e apprezzare le novità della vita. Ragione per cui il periodo che parte con “Toy Story” (1995) e “Toy Story 3” (2010), è stato di sicuro il migliore con pellicole profonde ed emozionanti (“Alla Ricerca Di Nemo”, “Ratatouille”, “Wall-E” ed “UP”); anche di bei film che danno più spazio al divertimento (“Monsters & Co.”, “Gli Incredibili” e “Cars”). Ma qualcosa stava cambiando, non solo nello studio situato nella California, ma nell’intero panorama cinematografico commerciale.
IL POST 2010
Quando si pensa al cinema dello scorso decennio, inevitabilmente ci riferiamo a quelle maledette parole che terrorizzano molti amanti della settima arte: Sequel, Prequel, Remake e Reboot. Da dieci anni siamo colpiti da sequel infiniti e di saghe finite da anni (“Independence Day”, “Star Wars”, “Bad Boys” e chi più ne ha ne metta ) e da remake senza senso prodotti solo poco tempo dopo l’uscita nelle sale dei film “vecchi” (es: Batman). Un fenomeno globale che ha condizionato anche la Pixar, considerata come uno degli studi d’animazione più originali sul mercato cinematografico. In questa seconda fase (post 2010) si sono registrati ben sei seguiti/prequel che sono: “Cars 2 e
3” (il secondo è considerato il peggior prodotto dallo studio), “Monsters University” (prequel), “Alla Ricerca Di Dory”, “Gli Incredibili 2” e “Toy Story 4”. È facile osservare che i film prodotti in questi anni non possono reggere il paragone con quelli precedenti, inoltre vi è la mancanza di idee originali.
Ovviamente sono pellicole che tecnicamente sono tuttora una avanguardia e, confrontandole con altre pellicole di altri studi (Es. Dreamworks, Illumination Studios, Blue Sky e Sony Animation) sono di buon livello, ma nonostante ciò non rispecchiano lo standard al quale la Pixar ci aveva abituati. La strada “persa” ha causato anche la perdita del primo posto nell’animazione commerciale, tanto che a farla da padrone erano, fino a pochi anni fa, “i cugini” della Disney Animation Studios con pellicole come: “Ralph
Spaccatutto”, “Big Hero 6”, il commerciale “Frozen” e lo spettacolare “Zootropolis”.
Parlando di pellicole molto belle prodotte recentemente vi sono “Inside Out” e soprattutto “Coco”: insomma non molto per questo studio. Ma… la storia cambierà?
CONCLUDENDO...
Già da quest’anno si potranno mettere delle pietre importanti per quanto riguarda il
periodo medio-lungo, vista la volontà dello studio di voler cambiare. La volontà
rimane chiara, vista l’uscita fissata per quest’anno di due film, che sembrano voler
ridare originalità ai loro prodotti.
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Articolo a cura di Lorenzo Batocchi
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Grafica a cura di Giulia Federici
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