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Mulan | Recensione e trama

La leggenda dell'eroina cinese Hua Mulan: figlia di un generale malato, la ragazza partecipa a diversi scontri al posto del padre, contribuisce a far vincere una guerra e incontrare l'amore sui campi di battaglia.



Anno:1998

Regia:Barry Cook, Tony Bancroft

Paese:USA

Durata:88 min

Distribuzione:Buena Vista Pictures

Sceneggiatura:Rita Hsiao, Philip LaZebnik, Eugenia Bostwick-Singer, Raymond Singer, Chris Sanders

Montaggio:Michael Kelly

Musiche:Jerry Goldsmith

Produzione:Walt Disney Feature Animation, Walt Disney Pictures


Data di uscita in Italia: 25 novembre 1998 Voto:8,5/10 Genere️: animazione, avventura, azione, guerra, musicale

Pro🔝: ormai è noto a tutti quanto i classici Disney abbiano segnato intere generazioni. In alcuni casi, però, sono stati in grado di realizzare dei veri e propri capolavori che hanno segnato la storia del cinema e "Mulan" del 1998 rientra in questo gruppo esclusivo. Infatti, al suo interno, "Mulan" possiede tutte le caratteristiche che compongono un film Disney ma riesce a differenziarsi dalle altre produzioni grazie all'accuratezza nei dettagli. Innanzitutto, quando si parla di "Mulan", è importantissimo individuare l'anno d'uscita della pellicola, ovvero il 1998. Infatti il tema principale del film è il femminismo nella versione più pura e sincera del termine. Oggigiorno è molto più semplice realizzare un lungometraggio incentrato su un personaggio femminile forte (come, ad esempio, i film di Greta Gerwig o di Sofia Coppola) siccome, per fortuna, i tempi sono cambiati e la parità tra uomo e donna si sta livellando sempre di più. Invece, circa vent'anni fa, era molto più rischioso, sia a livello sociale che economico, utilizzare una figura protagonista come quella di Mulan ma fu un grandissimo successo grazie alla delicatezza con cui è stato trattato il tema principale. Infatti, nel film, il femminismo non risulta assolutamente forzato come in altri prodotti simili ma come un qualcosa di naturale e sincero siccome non si pone la donna superiore all'uomo ma, al contrario, la donna forte tanto quanto l'uomo, ognuno con i suoi pregi e difetti. Per questi motivi, Mulan divenne un simbolo per donne e anche uomini che non volevano, e non vogliono tutt'ora, vivere una vita decisa da altre persone o tradizioni preesistenti. A ciò si unisce un'altro elemento caratterizzante delle pellicole disneyane, ovvero le canzoni. Infatti le musiche hanno sempre segnato gli spettatori di questi film, restando nella testa dei fan tanto quanto il lungometraggio stesso e, sotto questo punto di vista, "Mulan" si colloca come uno dei classici Disney con le migliori canzoni. Questo accade per ben due motivi: da una parte si riesce a trasmettere le emozioni che, in quel preciso momento, il personaggio sta vivendo (come il dualismo tra uomo e donna di Mulan) e, inoltre, accompagna la narrazione in maniera eccelsa (come avviene durante l'allenamento all'accampamento militare). Non è un caso che, a livello generale, "Farò di te un uomo" è considerata una delle composizioni musicali Disney migliori mai create. Un altro elemento che ha sempre spostato l'ago della bilancia sono i comprimari e, indiscutibilmente, "Mulan" contiene alcuni dei personaggi secondari migliori della storia dei film d'animazione. Negli ultimi anni, la Disney è stata in grado di realizzare alcuni dei comprimari più famosi della compagnia come Olaf o Maui ma è praticamente impossibile superare figure come Mushu, Li Shang o il gruppo di soldati. Tutti hanno una propria caratterizzazione differente dagli altri, generando battute divertenti e momenti comici azzeccatissimi. Riguardo a questo argomento, bisogna aprire una piccola parentesi e complimentarsi con Enrico Papi siccome ha doppiato Mushu in una maniera pazzesca ed è una di quelle poche volte in cui il doppiaggio è superiore alla lingua originale. Inoltre, per quanto riguardo la ricercatezza stilistica, "Mulan" è il prodotto Disney che si diversifica di più grazie all'ispirazione orientale presente nei colori fortemente accessi, nella musica strumentale... In conclusione, per tutti i motivi specificati nella recensione, "Mulan" è uno di quei prodotti che oltrepassa target e genere perciò dovrebbe essere visto perché raramente si vede un film così profondo e completo in ogni suo aspetto. P.S. il film è tratto da una leggenda cinese intitolata "La ballata di Hua Mulan" del VI secolo D.C. anche se la pellicola e il racconto hanno poco in comune oltre agli elementi fondamentali, cioè il fatto che una donna si finga uomo per combattere gli invasori al posto del padre disabile.

Contro❌: in realtà, la gestione dei vari elementi in "Mulan" è bilanciata così perfettamente che i difetti sono praticamente assenti. Effettivamente l'unico difetto riscontrabile è il poco rispetto che la pellicola ha verso alcuni simboli sacri della Cina. Ad esempio, Mushu è un personaggio incredibile ma, in Cina, il drago è un simbolo sacro perciò è lecito che molti si siano risentiti difronte a questo prodotto.

Recensione a cura di Ivan Luis Sulla

Grafiche a cura di Giulia Federici

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