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MISSION: IMPOSSIBLE - DEAD RECKONING PARTE UNO - MISSIONE COMPIUTA PER LA TERZA VOLTA CONSECUTIVA.

DATA DI USCITA: 12 Luglio 2023


REGIA: Christopher McQuarrie


GENERE: Azione, Spy


VOTO: 7 ½

Non è una grande novità. Nella storia del cinema, ne possiamo notare numerose di Intelligenze Artificiali che si ribellano all’uomo. Impossibile da non citare HAL 9000 di 2001: Odissea nello spazio, oppure Skynet nella saga di Terminator. Di esempi ce ne sono a centinaia, eppure in questo caso, il nemico che ci troviamo di fronte, potrebbe essere benissimo vicino a noi nella nostra vita reali. Ed ancora non lo sappiamo.

Christopher McQuarrie ritorna, per la terza volta, a dirigere la saga che ha visto per più di venti anni protagonista Tom Cruise, nei panni dell’agente Ethan Hunt, questa volta per un’ultima, impossibile, missione. Dopo il bel Rogue Nation ed il sorpendente Fallout, Dead Reckoning brilla in tutti quegli elementi positivi che nel tempo hanno reso più qualitativo questo franchise. Definendo di fatto una trilogia, nella saga, che ha condizionato e condizionerà l’industria cinematografica commerciale. Quali sono i motivi dei successi di queste pellicole (al quale dovrebbe essere aggiunto pure Top Gun: Maverick)? Andiamo con ordine.

Il primo punto sopra al quale vorremmo soffermarci è la storia. Se nei film precedenti il cattivo era un terrorista, nello specifico il fanatico John Lark, questa volta le carte in tavola cambiano, ed in meglio. Questa volta Ethan Hunt dovrà affrontare un nemico invisibile che è: dovunque, ma da nessuna parte; che conosce i segreti del mondo intero; che non ha forma, capace di prendere possesso di tutto il potere esistente e capace di riscrivere il mondo intero. Essa è una intelligenza artificiale, nota come l’Entità.

Ethan ed i suoi compagni dell’IMF avranno un’ultima missione: recuperare due chiavi necessarie al fine di fermare l’Entità; questa volta però a complicare le cose ci sarà la intromissione di grandi potenze mondiali ed un passato che sembrava oramai alla spalle. Sicuramente la missione più difficile da affrontare.

Altro elemento da far notare sono i personaggi, e questa volta ce ne sono di ogni tipo: personaggi storici (Ethan e il duo Luther-Benji), personaggi più recenti (Ilsa ed Alanna), personaggi nuovi (Gabriel e Grace) ed un personaggio vecchio che non avevamo più visto nella saga come Eugene Kittridge. La presenza di tutti questi personaggi non inquina il film, ma anzi va a conferire maggiore forza. Questo perché chiaramente guarda al passato, essendo un ultimo capitolo, riuscendo però ad aprirsi alle novità e creare le basi per la seconda parte.

Il lungometraggio non si è andato a snaturare, anche se questa volta c’è una maggiore attenzione nei confronti dei dialoghi e della trama, nello specifico sul come affrontare l’Entità e sulla natura dell’uomo; questo soprattutto perché c’è stata la necessità di dedicarsi alla narrazione, seguendo le necessità di una prima parte. Oltre alla narrazione però, non è un Mission: Impossible senza l’utilizzo dell’azione, spesso spericolata. L’azione è ben presente in questo lungometraggio, diretta bene e coinvolgente. Riesce nel suo obiettivo di intrattenere lo spettatore, cercando sempre il modo di trovare soluzioni qualitative a livello cinematografico. Come le coreografie, le musiche bellissime di Lorne Balfe e le ambientazioni suggestive come quelle di Roma e Venezia.

Ci troviamo di fronte ad un film fatto molto bene, che non tradisce le aspettative e che è capace di sapere mischiare qualità, elementi commerciali ed autorialità. Purtroppo però, tra i film visti recentemente divisi in due parti, questo è sicuramente il più difficile sopra al quale fare un discorso. Questo perché, nonostante sia ben fatto e di intrattenimento, si sente che il pezzo forte manca, e per poterlo vedere dovremo aspettare almeno un anno. Anche perchè, quello che abbiamo visto finora è solo l’inizio del vero film, il cui giudizio sembra essere sospeso nell’attesa del prossimo. Il fulcro del film deve arrivare, nello specifico il confronto diretto con l’Entità ed il passato di Ethan. Ma tutto sommato, il lavoro svolto è stato molto, ma molto buono.


In conclusione, Mission: Impossible - Dead Reckoning Parte Uno è un film di buona fattura, in continuità con i predecessori e capace di creare un'ottima sintesi tra qualità e commerciale. Una storia d'effetto, bei personaggi, grande musica e azione ben girata sono la base sopra la quale costruire una seconda parte molto "ghiotta". Purtroppo però, questo capitolo vive troppo della Parte Due, rendendo di fatto difficile dare un giudizio complessivo. Ma sta di fatto che, questo lungometraggio, rappresenta un filone di film qualitativamente rilevanti, in un panorama cinematografico ormai annegato nella commercializzazione spicciola.



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