Lui è tornato | Recensione
Adolf Hitler si sveglia e si ritrova nel Ventunesimo secolo senza alcun ricordo di nulla di quanto avvenuto dopo il 1945. Interpretando le situazioni moderne da una prospettiva nazista, trova la fama e il successo come comico.

Anno:2016
Regia:David Wnendt Attori:Oliver Masucci Paese:Germania Durata:120 min Distribuzione:Nexo Digital Sceneggiatura:Johannes Boss, Marco Kreuzpaintner Fotografia:Hanno Lentz Montaggio:Andreas Wodraschke Musiche:Enis Rotthoff
Produzione:Mythos Film, Claussen Wöbke Putz Filmproduktion, Constantin Film Produktion
Recensione:
Data di uscita in Italia 🗓️: 9 Aprile 2016 (Netflix)
•
•
Voto: 8-/10
•
•
Genere📽:Commedia, Drammatico
•
•
PRO: 23 Novembre 2015, Berlino. In un momento di grande tensione
Europea, i cittadini dimostrano (anche in maniera violenta) il loro rifiuto verso
un’immigrazione incontrollata e una classe politica che ha loro voltato le
spalle. Succede qualcosa di inaspettato e fuori dal comune: Hitler è tornato.
Precisamente settanta anni dopo la sua morte e sembra più determinato di
allora, visto il contesto di una Germania multietnica che sembra aver bisogno
di un leader, dell’uomo forte, un Fuhrer.
Tratto dal bestseller Tedesco di Timur Vermes, Lui è tornato vuole essere una
critica spietata al populismo, alla televisione, a internet e all’utilizzo che ne
viene fatto. Il film riesce ad essere divertente, conciso e spietato.
Il regista David Wnendt riesce a intrecciare il pensiero del popolo della prima
metà del ‘900 e quello contemporaneo, mostrando spaventose similitudini. La
regia è un mix tra riprese cinematografiche e televisive, nelle quali Hitler gira
tutta la Germania, sotto mentite spoglie (poichè viene considerato un attore
comico) a raccogliere i pareri dei cittadini riguardo il mutamento del loro
mondo. Molto bella è la rappresentazione della Germania dei nostri tempi, con
dettagli che solo un Tedesco può ritrovare ed apprezzare appieno. Il punto di
forza maggiore di questa pellicola è sicuramente la scrittura, dialoghi e
monologhi in primis: riesce a delineare alla perfezione la caratterizzazione dei
personaggi, dando loro uno smalto interessante e unico, soprattutto per
quanto riguarda proprio il personaggio cardine della pellicola: Adolf Hitler. Il
film presenta numerose citazioni relative a questa figura, il modo in cui la sua
rappresentazione sia stata mutata nel tempo e la sua intolleranza verso il
futuro che si ritrova davanti. Un personaggio oltretutto interpretato in maniera
impeccabile dell’attore Oliver Masucci, che riesce a trasmettere lo spirito
tradizionalista, tipico di Hitler, riuscendo a renderlo “moderno” e sempre più
spietato. L’ingresso dell’ex leader totalitarista nella propaganda del web risalta
in maniera convincente. Come sappiamo, il web è un strumento che ormai è
radicato nella nostra vita quotidiana, tramite il quale possiamo essere
influenzati facilmente, soprattutto i più giovani e inesperti, che si trovano
inconsapevolmente a reggere i fili tessuti da una propaganda invisibile e
permeabile. Vi è anche una grande critica alla televisione, soprattutto a
produttori televisivi che pur di fare carriera e denaro sono disposti a far
passare, consapevole, la propaganda di "Lui" in persona. Vi è anche il
paradosso di una società al collasso, nella quale il dittatore Tedesco stupisce
e anima le persone con i suoi discorsi populisti e razzisti, ma fa indignare la
gente quando uccide un cagnolino. I produttori nel film sanno che il popolo
segue le sue idee, e per questo decidono di enfatizzare il dittatore, solo
perchè porta audience, noncuranti delle conseguenze che potrebbero esserci.
Il quesito che il film ci pone è il seguente: può la storia ripetersi davvero?
Gli autori ci forniscono una tesi molto interessante, per la quale si potrebbe
discutere per ore ed ore. Riescono a fornirci una loro opinione in riferimento
alla domanda posta, e lo fanno gettando basi solide su cui costruiscono la loro
visione. Anche grazie a un finale spiazzante e potentissimo, davvero difficile
da dimenticare. Concludendo: una pellicola che andrebbe assolutamente
vista, narranti pagine di un libro già scritto e che potrebbero essere riscritte di
nuovo.
•
•
CONTRO: Purtroppo la pellicola sotto l’aspetto puramente tecnico, non
convince in maniera esauriente, cosa che invece ha fatto il remake italiano
intitolato “Sono Tornato” (con protagonista Mussolini). Un vero peccato, vista
la forza che il film trasmette attraverso la scrittura, e che se fosse stata
accompagnata da un lato tecnico alla sua pari, il risultato sarebbe stato
totalmente differente.
•
•
Recensione a cura di Lorenzo Batocchi
•
•
Grafica a cura di Giulia Federici
•
•
#nowinthecinema @nowinthecinema #luiètornato #film #hitler #evil #male #fascismo #nazismo #iosonotornato #war #pellicola #commedia #drama #netflix #nowrecensioni #thespacecinema #cinema #movie #recensioni #oscar #movies #instagram #follow #cinefili #ilovecinema #ilovefilm