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Lilli e il vagabondo | Recensione

Lilli è viziata, paffuta, innamorata dei padroni. Lui, il Vagabondo, è un randagio spavaldo e rubacuori, che per nulla al mondo rinuncerebbe alla propria libertà. La nascita di un bambino in casa mette in crisi Lilli.



Anno:2019

Regia:Charlie Bean

Attori:Tessa Thompson, Justin Theroux, Sam Elliott, Benedict Wong, Ken Jeong, F. Murray Abraham, Janelle Monáe, Ashley Jensen, Kiersey Clemons, Thomas Mann, Yvette Nicole Brown, Adrian Martinez, Arturo Castro

Paese:USA

Fotografia:Enrique Chediak

Musiche:Joseph Trapanese

Produzione:Taylor Made, The Walt Disney Company, Walt Disney Pictures


Recensione:

Data di uscita in Italia 🗓️: 24 marzo 2020

Voto: 7.5/10

Genere📽:sentimentale, commedia, musicale

Pro🔝: in concomitanza con l'uscita della nuova piattaforma streaming "Disney+" (potete trovare già degli approfondimenti sul nostro sito), è stato rilasciato, esclusivamente per il nuovissimo servizio targato Disney, l'atteso film "Lilli e il vagabondo". Si tratta del remake live-action del classico d'animazione del 1955 e, come spesso accade per questo genere di film, probabilmente non se ne sentiva la necessità ma, a differenza de "Il re leone" dell'anno scorso, non si tratta della riproposizione della stessa opera. Infatti, nonostante la storia rimanga sostanzialmente fedele all'originale, viene ampliato il mondo che conosciamo ma, soprattutto, vengono trattate alcune tematiche importanti, che in pellicole come queste non è scontato, come le apparenze, il sentirsi parte di una famiglia, l'abbandono e l'integrazione. Proprio quest'ultimi sono gli argomenti principali che compongono il sottotesto del lungometraggio: ad esempio il lavoro apparentemente cattivo dell'accalappiacani, il matrimonio tra etnie diverse dei due proprietari di Lilli oppure l'abbandono a livello affettivo nei confronti della cagnolina.

Per quanto riguarda gli attori in carne ed ossa, nonostante si tratti di un remake di un cartone e i protagonisti siano degli animali, tutti hanno svolto un lavoro più che ottimo anche se zia Sarah, interpretata da Yvette Nicole Brown e famosa per aver recitato nella sitcom "Community", rimane assolutamente memorabile nonostante appaia sullo schermo per poco tempo.

Infine, è obbligatorio trattare il tema della credibilità della computer grafica. Probabilmente la vetta di realismo toccata da "Il re Leone" dell'anno scorso è impossibile per una produzione dedicata al piccolo schermo, infatti è abbastanza evidente quando sono in scena cani reali oppure creati al computer, ma è anche vero che gli animali sono assolutamente credibili e potranno essere apprezzati anche da chi pretende la perfezione.

N.B. questo remake, come abbiamo scritto all'inizio della recensione, è tratto dal classico d'animazione Disney del 1955 però, non tutti sanno, che nel 2001 è uscito il sequel dell'originale esclusivamente in dvd. Ora potete trovare tutti e tre i capitoli su "Disney+".

Contro❌: il film, rimanendo nell'ambito delle pellicole d'intrattenimento, svolge un ottimo lavoro, soprattutto per le tematiche sviluppate, però, è anche vero, che se si è cresciuti con il cartone animato, probabilmente questo lungometraggio non amplierà di molto la percezione di questo mondo. Inoltre, il difetto più grande di questo film è il contrasto tra finzione e realtà perché, se in un film d'animazione certe situazioni si possono accettare, in una pellicola in cui vivono persone in carne ed ossa, la nostra mente percepisce qualcosa che non va e si perde un po di magia. Ad esempio, l'iconica scena in cui i due cagnolini mangiano al ristorante ha emozionato intere generazioni, ma, in questo lungometraggio, la magia di questa scena si perde un po' perché si fa più fatica a credere reali due cagnolini che mangiano seduti al ristorante mentre due umani cantano per loro.

Recensione a cura di Ivan Luis Sulla

Grafica a cura di Giulia Federici


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