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L'immortale | Recensione

Il corpo di Ciro sta affondando nelle acque scure del Golfo di Napoli. E mentre sprofonda sempre più, affiorano i ricordi. I suoni attutiti dall'acqua si confondono con le urla della gente in fuga. E' il 1980, la terra trema, il palazzo crolla, ma sotto le macerie si sente il pianto di un neonato ancora vivo. Dieci anni più tardi, ritroviamo quel neonato ormai cresciuto, mentre sopravvive come può alle strade di Napoli, figlio di nessuno. Ricordi vividi di un'educazione criminale che l'hanno reso ciò che è: Ciro Di Marzio, l'Immortale.


Regista: Marco D'Amore

Anno: 2019

Paese: Italia

Durata: 115 min

Distribuzione: Vision Distribution

Attori: Marco D'Amore, Giuseppe Aiello, Salvatore D'Onofrio, Gianni Vastarella, Marianna Robustelli, Martina Attanasio, Nello Mascia, Gennaro Di Colandrea, Aleksey Guskov


Recensione:

Data di uscita in Italia 🗓️: 5 dicembre 2019 Voto: 8/10 Genere📽: criminale, avventura

Pro🔝: L’immortale, film evento che fa da ponte tra la quarta e la quinta stagione della serie tv italiana GOMORRA, è sicuramente uno dei film più riusciti di questo 2019, sopratutto per gli amanti del famoso programma televisivo di Sky. La storia è incentrata su uno dei personaggi must della serie: CIRO DI MARZIO, con la straordinaria prestazione di Marco D’Amore. Il film riprende sicuramente la crudeltà e la freddezza del mondo della camorra napoletana, portandoci questa volta ad esplorare le vie del narcotraffico internazionale. Da sottolineare anche la prestazione del piccolo Ciro, Giuseppe Aiello, che riesce a cogliere in pieno il personaggio e che ci avvicina, in maniera coinvolgente e dolorosa, alla dura realtà che alcune persone sono costrette a vivere fin da giovani. I flashback sono ben organizzati e conferiscono a tutta la narrazione una marcia in più, permettendo di rispondere ad alcuni interrogativi che erano sorti fin dalle prime puntate della prima stagione. Il film mantiene la stessa riga della serie tv, con lo stesso charme e crudeltà a cui i vari Genny e Ciro ci avevano abituato, facendo diventare questa pellicola un MUST per chi si è appassionato alle loro gesta criminali. In un mondo in cui niente è facile e soprattutto nulla è dovuto, ci troviamo faccia a faccia con noi stessi, con la nostra morale, che non è intesa sicuramente come morale oggettiva ma solo come ciò che nonostante tutto riesce a farci andare avanti. Da sottolineare anche la scena finale che ci lascia, per quanto si può esserlo considerando la tematica, felici e commossi. Contro❌: Alcuni lievi errori sono stati commessi, nonostante l’ottima prestazione generale. In primis la possibile evoluzione della conoscenza tra Ciro e il personaggio di Vera, Marianna Robustelli, ci è sembrato qualcosa di prevedibile e abbastanza scontato. Inoltre la correlazione molto forte con la serie fa si che tutto il film sia poco fruibile al pubblico che non si è mai avvicinato al mondo di Gomorra.



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