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Jurassic World: Il Dominio | La fine della saga giurassica.

Quattro anni dopo la distruzione di Isla Nublar, la fragile convivenza tra umani e dinosauri è nuovamente messa a rischio.

Titolo originale: Jurassic World Dominion

Lingua originale: inglese

Paese di produzione: Stati Uniti d'America

Anno: 2022

Durata: 146 minuti

Rapporto: 2,00:1

Genere: azione, fantascienza, avventura

Regia: Colin Trevorrow

Soggetto: dai personaggi creati da Michael Crichton

Sceneggiatura: Colin Trevorrow, Emily Carmichael

Produttore: Patrick Crowley, Frank Marshall

Produttore esecutivo: Colin Trevorrow, Alexandra Ferguson-Derbyshire, Steven Spielberg

Distribuzione in italiano: Universal Pictures

Fotografia: John Schwartzman

Montaggio: Mark Sanger

Musiche: Michael Giacchino

Scenografia: Kevin Jenkins

Cast: Chris Pratt, Bryce Dallas Howard, Sam Neill, Laura Dern, Jeff Goldblum, Mamoudou Athie, Scott Haze, Dichen Lachman, Daniella Pineda, Campbell Scott, Isabella Sermon, Justice Smith, Omar Sy, DeWanda Wise, BD Wong.

 

Recensione


Voto: 5\10


Dopo quattro anni da Jurassic World: Il regno distrutto, l'epica saga giurassica arriva al suo sesto - e ultimo - film.

Dopo lo scarso livello qualitativo del secondo film dell'universo del Jurassic World, le aspettative per Jurassic World: Il dominio erano quelle di recuperare una linea narrativa più avvincente, che non si limitasse esclusivamente a esplosioni e combattimento con gigantosauri.

Con rammarico però la pellicola si costerna esattamente di ciò precedentemente elencato, avvicinandosi di più a un action movie e allontanandosi dall'universo narrativo di appartenenza. Paradossalmente però, il filone narrativo che meglio intrattiene è proprio quello che si stacca dalle scene di sopravvivenza e di combattimento, il ritorno di Alan Grant (Sam Neill) e Ellie Sattler (Laura Dern) infatti si basa su un'indagine di bioetica interessante e di incredibile attualità e rappresenta lo spunto più interessante dell'intera pellicola - se non dell'intera trilogia.

Ritornando agli effettivi protagonisti, si tristemente riconferma la mancanza di carisma, se però per Bryce Dallas Howard riesce a dare più spessore al suo personaggio mal scritto, Chris Pratt si impone debolmente come protagonista, con un'interpretazione mediocre e di poco spessore.

A diminuire ulteriormente la presenza scenica del cast è Campbell Scott che affronta il durissimo compito di interpretare una sottospecie caricaturale di Elon Musk in versione Greenwash, sottolineando l'insufficiente capacità da parte degli sceneggiatori, di scrivere un personaggio convincente.

La debolezza della scrittura non si ferma solo ai personaggi, si ha infatti il senso di mancanza di un'epicità degna di poter chiudere la saga, tanto che a fine visione ci si domanda se davvero sia giunta la fine, visto che ogni film della più nuova trilogia finisce pressochè allo stesso modo.

Visivamente è godibile la fotografia che riesce a non farsi sovrastare dalle figure giurassiche (dove invece la regia scompare) e regala alcune scene esteticamente belle e colme di significato, tra i riferimenti ai film originali e insinuando contemporaneamente un'idea positiva di condivisione del pianeta, di convivenza tra i vecchi inquilini e i nuovi.
























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