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IL COLLEZIONISTA DI CARTE | RECENSIONE DEL FILM IN CONCORSO A VENEZIA 78

‘’Il collezionista di carte’’ è uno dei tanti film in concorso quest’anno, alla 78esima edizione del Festival del Cinema di Venezia. La pellicola segue le vicende di William Tiillich, un ex carceriere finito in gattabuia per otto anni, in seguito ad un crimine da lui commesso, che ora si guadagna da vivere come giocatore di poker contando le carte. Ma il suo passato continua a tormentarlo.

Anno: 2021

Regista: Paul Schrader

Attori: Oscar Isaac, Tye Sheridan, Tiffany Haddish, Willem Dafoe.

Paese: USA, Svezia

Durata: 112 min

Distribuzione: Lucky Red

Sceneggiatura: Paul Schrader

Fotografia: Alexander Dynan

Montaggio: Benjamin Rodriguez Jr.

Produzione: Saturn Streaming, Astrakan Film AB, Red Line Entertainment

 

RECENSIONE

Data d’uscita in Italia: 3 settembre 2021

Voto: 8,5

Genere: drammatico, thriller


Parlando di questo film, stiamo sicuramente parlando di uno dei film migliori di questo Festival di Venezia, e senza dubbio, di uno dei migliori in uscita quest’anno. Si tratta di una pellicola che parla di redenzione e di sfuggita dal proprio passato, dimostrando però che fino a quando non si è in grado di affrontarlo, esso si ripresenta in modo più insistente di quanto ci si possa aspettare. Uno degli aspetti più importanti di questo lungometraggio è il fatto che riesce ad intrattenere il pubblico, facendo salire la curiosità in colui che guarda, che cerca così di immedesimarsi nel protagonista tentando di capire quello che lui sta facendo e provando. Questa caratteristica, suo malgrado, non risulta essere presente però in alcune sequenze, specialmente in quelle dove il gioco del poker viene spiegato, perché risultano essere abbastanza complicate e l’attenzione può anche sfuggire.

Il protagonista della storia, William, è una persona enigmatica e calcolatoria, ma non priva di emozioni, e risulta essere il più interessante e prevale sopra agli altri, anche grazie all’attore che lo interpreta; Oscar Isaac, infatti, si ritrova sulle spalle un ruolo per niente facile, che lo mette alla prova in tutto e per tutto, donandoci la sua interpretazione migliore degli ultimi anni. Isaac grazie anche ad un semplice sguardo è in grado di trasmettere tutto ciò che il suo personaggio sta provando; rabbia, frustrazione e, a volte anche tristezza, sono le emozioni con le quali il più delle volte si ritrova a combattere. Viene mostrata anche la situazione che ha scaturito in lui tutto questo mix di emozioni, una situazione di una brutalità inaudita che non ci si scolla di dosso molto facilmente.

Altro elogio che è obbligatorio fare riguarda le inquadrature utilizzate: perlopiù si tratta di primi piani dove i personaggi non parlano, ma il loro sguardo vale più di ogni singola parola; altre volte invece si tratta di raccordi, sia in avanti che indietro, che riescono a trasmettere un senso di inquietudine ad altissimi livelli. Tutte queste sensazioni poi risultano essere amplificate grazie anche all’uso delle luci utilizzate per illuminare la scena, o determinati spazi di essa, e alla colonna sonora impiegata, che calza a pennello con la storia raccontata e sembra descrivere perfettamente il carattere del personaggio stesso.

Anche le dinamiche che si vanno a creare tra i personaggi sono molto interessanti. William sembra essere quasi senza cuore e freddo dopo tutto quello che ha passato, ma nel corso della vicenda si verrà a scoprire che in realtà non è per niente così. Le relazioni che instaura con La Linda e Cirk, sono diverse tra loro ma entrambe molto interessanti e ricche di significato. Con la prima all’inizio è un rapporto lavorativo, alla quale al principio sembra non darci nemmeno troppo peso, mentre verso la fine è in grado di sciogliersi e mostrarsi liberamente con lei; con Cirk invece è un rapporto simile a quello tra padre- figlio, come se William fosse il suo mentore, colui che lo guida in quelle situazioni più complicate spianandogli la strada. Per non parlare poi del plot twist finale, che è sconcertante e assolutamente inaspettato.

In attesa di scoprire se si aggiudicherà qualche riconoscimento a questo Festival, ‘’Il collezionista di carte’’ si trova nelle sale cinematografiche a partire dal 3 settembre. Assolutamente da non perdere.


Recensione a cura di Rebecca Fulgosi


Grafiche a cura di Giulia Federici



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