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I due Papi | Recensione

Siamo nel 2012, frustrato dalla direzione in cui sta andando la Chiesa, Bergoglio, arcivescovo di Buenos Aires, chiede a Papa Benedetto il permesso per andare in pensione. Invece, di fronte allo scandalo e al dubbio, l'introspettivo Joseph Ratzinger convoca il suo critico più duro e futuro successore a Roma per rivelargli un segreto che avrebbe scosso le basi della Chiesa Cattolica. Dietro le mura vaticane, inizia una lotta tra tradizione e progresso, senso di colpa e perdono. I due uomini molto diversi affrontano il loro passato per trovare un terreno comune e forgiare un futuro per un miliardo di credenti in tutto il mondo.

Genere:Drammatico, Biografico Anno:2019 Regia: Fernando Meirelles Attori: Jonathan Pryce, Anthony Hopkins Paese: Gran Bretagna, Italia, Argentina, USA Durata: 125 min Distribuzione: Netflix Sceneggiatura: Anthony McCarten Produzione: Netflix


Recensione:

Data di uscita in Italia🗓️: 2 Dicembre 2019 (Netflix) • • Voto:8,5/10 • • Genere📽️: drammatico, biografico, commedia

• • Pro🔝: "i due papi" è un film del 2019, diretto da Fernando Meirelles. La pellicola narra i momenti più importanti e significativi della vita di Jorge Bergoglio, che lo hanno portato a diventare Papa Francesco. Il regista, oltre ad aver raccontato la vita di Bergoglio in Argentina, fatta di alti e bassi, ha messo in evidenza principalmente il rapporto tra Papa Francesco e Papa Benedetto XVI (Joseph Ratzinger) proprio nei giorni precedenti alla dimissione di quest'ultimo. Il lungometraggio si divide in questi due archi temporali differenti, che arriveranno poi a coincidere nel momento in cui diventerà papa, che permettono a noi spettatori di approfondire il carattere e la persona di Bergoglio, così da conoscere le sue passioni, i suoi pregi e i suoi difetti. Infatti, una delle cose che abbiamo apprezzato maggiormente, è proprio la scelta di mostrarci un Papa Francesco umano, imperfetto e che compie degli errori e non una persona senza pecche solo perchè è l'attuale papa, in modo tale che tutti noi potessimo immedesimarci in lui in alcuni momenti cruciali della sua storia. Nel corso del lungometraggio, ci troviamo davanti ad alcune scene tratte dalla vita reale e sono proprio queste le più emozionanti e che toccano il cuore dello spettatore perché esse, più o meno, hanno fatto parte della nostra vita. I personaggi secondari, che troviamo principalmente nella vita in Argentina di Bergoglio, sono ben contestualizzati e importanti per comprendere al meglio il suo carattere. I due attori protagonisti, Jonathan Pryce e Anthony Hopkins che interpretano rispettivamente Papa Bergoglio e Papa Benedetto XVI, hanno svolto un lavoro eccezionale perché hanno riprodotto molto fedelmente i modi di fare e di muoversi dei due papi, ad esempio le espressioni facciali, se comparate con delle immagini reali, sono assolutamente credibili. Per quanto riguarda la parte tecnica, invece, Meirelles ha utilizzato un tipo di regia abbastanza semplice, senza movimenti di macchina troppo complicati, ma assolutamente funzionale a questo tipo di pellicola; spesso vengono utilizzati dei primi piani in modo tale da entrare in contatto con i due protagonisti, così da aumentare quel senso di umanità che il film vuole trasmetterci. • Contro❌: la pellicola è assolutamente di ottima qualità però non abbiamo apprezzato molto il fatto che la maggior parte del lungometraggio sia incentrata su Bergoglio. Il titolo recita "i due papi" per questo motivo ci aspettavamo che entrambi i protagonisti fossero approfonditi nella stessa maniera, invece la figura di Papa Francesco è molto più presente e analizzata rispetto a quella di Ratzinger.

Recensione a cura di Ivan Luis Sulla

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