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Green book | Waiting for the Oscar | Recensione

Nel 1962, Don Shirley, pianista afroamericano di fama mondiale, intraprendere una tournée nel profondo Sud del paese. Bisognoso di un autista che gli faccia anche da guardia del corpo, recluta Tony Lip, un duro buttafuori del Brox.



Anno:2018

Regia:Peter Farrelly

Attori:Viggo Mortensen, Mahershala Ali, Linda Cardellini, Don Stark, P.J. Byrne, Sebastian Maniscalco, Brian Stepanek, Nick Vallelonga

Paese:USA

Durata:130 min

Distribuzione:Eagle Pictures

Sceneggiatura:Nick Vallelonga, Peter Farrelly, Brian Hayes Currie

Fotografia:Sean Porter

Montaggio:Patrick J. Don Vito

Musiche:Stu Goldberg, Kris Bowers

Produzione:DreamWorks, Participant Media, Amblin Partners


Recensione:

Data di uscita in Italia🗓️: 31 gennaio 2019

Voto: 9/10

Genere📽: biografico 

Pro🔝: agli Oscar 2019 trionfa come miglior film “Green Book” di Peter Farrelly. Interpreti della pellicola Viggo Mortensen nella parte di Frank “Tony Lip” Vallelonga e Mahershala Ali nella parte di Don Shirley. Il secondo vincerà anche l’Oscar come miglior attore non protagonista, mentre gli autori porteranno a casa la statuetta per la miglior sceneggiatura originale. Green Book è sicuramente stato un film importante del 2018, ed ha colpito un intera nazione e non solo con una storia che parla di arte, di razzismo su più livelli e di profonda umanità. Shirley è un musicista classico/jazz, considerato un genio per capacità compositiva e per maestria nel suonare. Ma è un afroamericano negli anni 60/70, e quindi non sarà mai considerato al pari dei bianchi per cui suona. Poco conta quanto potenti siano i suoi amici o quante persone conosca. Tony Lip invece è il classico italoamericano, che si barcamena fra un lavoretto e l’altri, spesso ai margini della criminalità Italo-americana, odia senza un motivo reale le persone di colore e, a sua volta, è vittima di un razzismo strisciante e dei pregiudizi che gli americani nutrono nei confronti di qualsiasi immigrato. Le vicende dei due si incrociano quando Tony Lip accetta un lavoro come autista di Shirley. Qui, oltre ad entrare in contatto con un mondo da cui si sente escluso, scopre anche la realtà delle persone di colore, costrette a spostarsi seguendo gli itinerari suggeriti dal “Green Book” una vera e propria guida di viaggio con indicati locali, alberghi e bar in cui non viene considerata la razza, oltre a regole specifiche contra per contea su orari di coprifuoco e altre informazioni del genere. Da qui comincerà a svilupparsi  un’amicizia che passerà attraverso scontri ed esperienze traumatiche. Una storia vera, commovente e che colpisce in pieno stomaco, attingendo sia ai nostri sentimenti peggiori che a quelli migliori.

Contro❌: il film sfiora la perfezione, ma purtroppo indugia in alcuni luoghi comuni evitabili, che lo avrebbero reso perfetto.


Recensione a cura di Sara Rolle

Grafica a cura di Giulia Federici

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