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Demon Slayer The movie: "il treno Mugen" | Recensione del film col maggiore incazzo del 2020

Tanjiro Kamado, insieme a Inosuke Hashibira, un ragazzo allevato da cinghiali, e il fifone Zenitsu Agatsuma salgono a bordo del Treno dell'Infinito per sconfiggere un demone che tormenta il loro popolo.

Anno: 2020

Regista: Haruo Sotozaki

Attori: Natsuki Hanae, Akari Kitō, Yoshitsugu Matsuoka, Hiro Shimono, Satoshi Hino

Paese: Giappone

Durata: 117 minuti

Distribuzione: Amazon prime video

Sceneggiatura: Ufotable (compagnia giapponese)

Fotografia: Yuichi Terao

Montaggio: Manabu Kamino

Produzione: Ufotable, Aniplex, Shueisha

 

RECENSIONE:

Data di uscita in Italia: 13 luglio 2021

Voto: 8

Genere: animazione, avventura

Settimana scorsa, dopo un notevole ritardo rispetto all'uscita in Giappone, è stato pubblicato su Amazon prime video "Demon Slayer: the movie: il treno Mugen", il film che fa da ponte tra la prima e la seconda stagione (in uscita nei prossimi mesi) dell'omonima serie anime. Ad essere sinceri, il fatto che non sia uscito nelle sale cinematografiche è stato un dispiacere siccome le animazioni della prima stagione e del trailer del film sono eccezionali ma, nonostante ciò, anche a causa del notevole ritardo, l'hype per gli appassionati era incontenibile e, fortunatamente, dopo aver sentito parlare per mesi di questa pellicola, anche noi appassionati abbiamo potuto constatare la grandezza di questo lungometraggio.

Innanzitutto la recensione deve partire dall'intero apparato tecnico perché, sotto questo punto di vista, si può dire di aver raggiunto quasi la perfezione. Ciò che risale agli occhi immediatamente sono le animazioni per l'intera durata della pellicola. Infatti raramente si è potuti assistere ad un tale livello di perfezione, soprattutto perché ci sono tantissime scene d'azione in cui il livello di dettaglio è altissimo. Inoltre i combattimenti sono ricchi di effetti (per far comprendere a chi non segue gli anime, simili alle scene di trasformazione in "Dragon ball") che alzano l'asticella della difficoltà siccome è complicato far coesistere sullo schermo più personaggi, vestiti eccentrici, spade, effetti "magici" (fuoco, acqua...). In questo ambito, anche la colonna sonora è riuscita nel suo intento anche se i due compositori (un uomo e una donna) non hanno dovuto svolgere un lavoro esageratamente difficile siccome sono stati presi gli eccezionali temi musicali principali della prima stagione e li hanno resi ancora più epici e, in alcuni casi, commoventi, riuscendo ad enfatizzare tutto ciò che si vede sullo schermo.

Per quanto riguarda la sceneggiatura, invece, ci sono lati positivi e negativi. Infatti, a differenza del comparto tecnico che è praticamente impeccabile, qui sono presenti difetti che non intaccano la qualità generale del film ma può infastidire un tipo di pubblico. Infatti ho apprezzato moltissimo la decisione di continuare a scavare nel profondo dei personaggi siccome, avendo a disposizione quasi due ore di lungometraggio, il tempo non era un problema.

E, ciò che è stato mostrato, aiuta a comprendere ancora di più i personaggi presentati nella prima stagione. Ma, tenendo conto proprio della durata, ci si è concentrati troppo poco sui personaggi e si sarebbe potuto ampliare ancora di più il passato di determinati personaggi, soprattutto se si pensa a come finisce il film. Probabilmente si è voluto dare maggior spazio all'azione e questo, alcuni spettatori che preferiscono l'introspezione rispetto all'azione, potrebbero non apprezzarlo molto. Infatti, personalmente, per quanto le scene d'azione siano una gioia per gli occhi, occupano troppo spazio e, dopo un po' di tempo, risultano emotivamente meno impattanti. Per quanto mi riguarda, è proprio qui il difetto maggiore: la durata delle scene d'azione. Le strade erano due: o ampliare le scene dialogate tra i protagonisti, oppure accorciare la pellicola, cosicché il tutto avrebbe avuto più impatto e sarebbe risultato meno ripetitivo.

In conclusione, a parte il personale difetto della mal gestione del tempo, il film riesce a sbalordire lo spettatore (soprattutto nel comparto tecnico, grazie ad animazioni eccelse) ed a invogliarlo a proseguire la visione delle avventure dei tre protagonisti, in attesa della seconda stagione.

P.S. "Demon slayer: the movie: il treno Mugen" è uscito nel 2020 ed ha incassato in tutto il mondo circa 500 milioni (tenendo conto che in alcuni Paesi, come il nostro, non è uscito in sala), risultando il maggior incasso dell'anno. Questo, però, è un record perché è la prima volta nella storia che il maggior incasso dell'anno non appartiene ad un film americano.

Recensione a cura di Ivan Luis Sulla


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