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Coronavirus-cinema: come si sta evolvendo la situazione?

Da quasi due mesi ormai, il coronavirus è entrato prepotentemente nella vita di tutti noi, come un fulmine a ciel sereno, e, naturalmente, ha stravolto anche il mondo cinematografico. Già qualche settimana fa è stato pubblicato sul nostro sito, un articolo in cui è stato specificato cosa stava accadendo alle varie produzioni ma, purtroppo, la situazione è peggiorata drasticamente nel corso delle ultime settimane perciò abbiamo ritenuto necessario aggiornarvi sulle ultime notizie.

Nel frattempo che il numero degli infetti da COVID-19 aumentasse, praticamente l'intero settore cinematografico si è bloccato e finché la situazione non migliorerà, la produzione è ferma e i film sono rimandati senza una data. A livello di presenza di pellicole in sala, il 2020 si può dire tranquillo ma l'anno che verrà potrà essere uno dei più poveri di sempre perché, ormai, tutti i piani delle major sono saltati e finché i set non riapriranno, sarà praticamente impossibile mantenere le date prefissate. Ciò significa che tutto ciò che ruota intorno al pianeta cinema è fermo. Non bisogna pensare solamente alle case di produzione ma, ad esempio, si deve tenere conto della chiusura delle sale di doppiaggio (infatti, in Italia, ogni prodotto nuovo che arriverà sarà solamente in lingua originale a parte i prodotti che, negli Stati Uniti, sono usciti già da qualche mese) oppure il grande danno economico che gli esercenti stanno subendo a causa della chiusura delle sale. Proprio quest'ultimo problema è uno dei più gravi perché, com'è normale che sia, ogni settimana escono nuove pellicole che sono in programma già da mesi e il fatto che, in questo momento, non possano essere proiettate, causerà inevitabilmente un affollamento di produzione al cinema. Questo causerà vari problemi: il principale, naturalmente, è che le produzioni indipendenti saranno offuscate dai grandi blockbuster rimandati (come "Black widow" o "wonder woman 84") causando così moltissimi flop al botteghino mentre l'altro grande danno sarà per gli esercenti.

Questo perché, oltre a non guadagnare adesso, quando i cinema riapriranno sarà nel periodo estivo (stagione che ospita meno gente confronto ad altre) e molti preferiranno stare all'aria aperta a discapito di un posto chiuso dopo un periodo di quarantena. Inoltre, il coronavirus non ha colpito solamente la produzione ma anche i suoi protagonisti. Infatti alcuni attori sono stati colpiti dal virus (i nomi più illustri sono Tom Hanks, Rita Wilson e Idris Elba) ma, fortunatamente, tutti stanno bene ed, addirittura, alcuni hanno già lasciato l'ospedale.

Per quanto riguarda la community cinematografica, si può dire che sia stata una delle migliori in assoluto perché sono state organizzate così tante iniziative per il pubblico che nessuno di noi si sarebbe mai aspettato. Proprio per questo motivo, ve le elenchiamo così potete scegliere a quali aderire: "Infinity" ha regalato due mesi gratuiti del suo servizio, "Mymovies" ha messo a disposizione ben 50 film (tra cui 4 anteprime) da vedere ad un giorno ed orario prestabilito (come se stessimo andando al cinema), "Sky" ha regalato fino al 3 Aprile la visione dei canali "Sky cinema" e, infine, Mediaset e RAI hanno ampliato la loro offerta di titoli gratuiti sulle loro applicazioni.

Infine vorremmo parlare del più grande cambiamento che il COVID-19 ha portato nell'industria cinematografica, ovvero la distribuzione di alcune pellicole direttamente in digitale, senza passare dalle sale. In questo momento, molte case di distribuzione hanno deciso di attendere la riapertura delle sale (per esempio le pellicole Disney) mentre la Universal, per esempio, per paura dell'affollamento di lungometraggi al termine di quest'emergenza, in accordo con alcune piattaforme streaming come "Chili", ha pubblicato "L'uomo invisibile, dando la possibilità di noleggiarlo a €15,99. Questo, però, non è l'unico film, infatti possiamo trovare anche "Emma", il nuovo adattamento del libro di Jane Austen, "The hunt" e il nuovo cinecomic con protagonista Vin Diesel "Bloodshot". Prima o poi, tutti si sarebbero aspettati uno scenario simile ma, probabilmente, non a causa di un epidemia mondiale. Tutto ciò naturalmente non fa altro che peggiorare la situazione economica degli esercenti.

In conclusione, vorremmo ribadire quanto la situazione sia tragica perché, se l'epidemia non passerà in fretta, nel giro di qualche mese ci ritroveremo senza prodotti originali e molte aziende che lavorano nell'ambito cinematografico chiuse.

Articolo a cura di Ivan Luis Sulla

Grafica a cura di Giulia Federici

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