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Cinema e Coronavirus: quali conseguenze?

Quali effetti sta avendo il coronavirus sul mondo cinematografico?


Da circa un mese, purtroppo, il coronavirus si sta diffondendo in tutto il mondo, colpendo principalmente i Paesi asiatici e, nelle ultime due settimane, quelli europei. Naturalmente il problema principale di questo virus è la pericolosità che ha per le persone anziane e per chi soffre già di patologie gravi, però noi vorremmo concentrarci su ciò che ci compete di più, cioè sulle ripercussioni che questa malattia avrà sul mondo cinematografico. Infatti le problematiche che questo virus sta recando al cinema sono davvero tante e, negli stati maggiormente interessati come Cina e Italia, la situazione è decisamente incerta. Il primo provvedimento è stato quello di chiudere (per quanto riguarda il suolo italiano, almeno tutta questa settimana) tutte le sale cinematografiche (naturalmente delle zone a rischio) perchè i luoghi affollati danno maggiori possibilità di diffusione al virus. In questi giorni, il centro di Milano sembrava la New York di Will Smith in "Io sono leggenda".


Questo ha comportato inevitabilmente lo slittamento di tutti i film che erano in programma per queste settimane, ma non solo. Infatti molte case di produzione hanno deciso di posticipare la data d'uscita delle loro pellicole finché la situazione non migliorerà. Oltre al fatto che le sale sono chiuse e nessuno ha la possibilità di recarsi al cinema, decidere di mandare nelle sale il proprio lungometraggio significa perdere gli incassi di una buona fetta di pubblico. Inoltre bisogna tenere conto che, dall'anno scorso, il box office cinese è diventato il più importante del mondo, superando addirittura quello americano perciò, proprio per questo motivo, molte case di produzione, principalmente quelle hollywoodiane, hanno deciso di posticipare i loro film. Dal momento che il problema coronavirus sta diventando sempre più forte anche qui in Italia, molte pellicole hanno già subito una posticipazione. Gli esempi più importanti sono: il nuovo film Disney-Pixar "Onward" che al posto del 6 marzo uscirà il 16 aprile, l'attesissimo film d'animazione 3D "Lupin III The first" e molte commedie italiane come "Si vive una volta sola" di Carlo Verdone e "Volevo nascondermi" di Giorgio Diritti. Per questo problema, però, in Cina si è creato un precedente. Infatti una casa di produzione, per paura di perdere soldi, ha deciso di vendere i diritti del proprio film ad una piattaforma streaming e non ha voluto aspettare la riapertura delle sale cinematografiche. Questa potrebbe essere una soluzione veramente interessante, alternativa e probabilmente l'unica se la situazione rimarrà critica per settimane oppure mesi. Un altro problema sorto a causa di questa situazione critica è lo stop delle riprese di alcuni lungometraggi importanti come il nuovo capitolo della saga di "Mission:impossible". Difatti erano in programma alcune riprese a Venezia e perciò, sono stati obbligati a fermarsi. Infine l'ultima questione da trattare è, forse, la più importante e cioè la perdita di incassi dei cinema nostrani. Effettivamente i primi a perdere di tutta questa situazione sono gli esercenti, i quali, naturalmente, non possono guadagnare siccome la gente non ha la possibilità di recarsi nelle sale. Inoltre tutto ciò è successo in un momento abbastanza redditizio dell'anno perché in questo weekend si è festeggiato il carnevale, i genitori sono a casa dal lavoro e sarebbero stati incentivati a portare la propria famiglia nelle sale. Inoltre, tra poco, sarebbe uscito il nuovo film Disney-Pixar che rappresenta sempre una certezza negli incassi. Probabilmente le grandi catene non subiranno gravi perdite ma si stima addirittura che alcuni proprietari, di alcune regioni del nord, di cinema piccoli potrebbe fallire se la situazione degenerasse. Naturalmente facciamo un in bocca al lupo a tutti coloro che stanno vivendo delle giornate poco tranquille e per quanto ci riguarda, vi terremo aggiornati sulle conseguenze che il cinema subirà a causa di questo disastro perché potrebbero esserci dei grandi cambiamenti.

Articolo a cura di Ivan Luis Sulla

Grafica a cura di Giulia Federici

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