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ANNA FRANK E IL DIARIO SEGRETO- UN FILM D’ANIMAZIONE MINIMALISTA

Il film che ha fatto commuovere Cannes nel 2021 è diretto dal regista israeliano Ari Folman.

Partendo dagli scritti di Anna Frank, ci guida in una riflessione molto profonda su quello che ha da insegnarci il diario della giovane ebrea tedesca divenuta simbolo della Shoah



Regista:          Ari Folman

Genere:             Animazione, Storico, Drammatico

Anno:                2021

Paese:               Belgio, Francia, Olanda, Lussemburgo, Israele

Durata:              109 min

Data di uscita:  29 settembre 2022

Distribuzione:   Lucky Red

Sceneggiatura: Ari Folman

Fotografia:        Tristan Oliver

Montaggio:        Nili Feller

Musiche:            Ben Goldwasser, Karen O


Voto: 8/10


Trama:

La vicenda si apre proprio nella stanza in cui Anna scriveva il suo diario, fingendo di parlare con la sua amica immaginaria Kitty. Quest’ultima prende vita dall’inchiostro della penna di Anna e la narrazione della vicenda sarà nelle sue mani. Due linee temporali si intrecciano e si alternano: dagli avvenimenti a partire dal 1942 (prima data che appare nel diario) ai giorni nostri. 

Kitty, da personaggio immaginario si materializza al giorno d’oggi e cerca di scoprire qual è stato il destino di Anna e della sua famiglia. Aggirandosi all’interno della casa-museo ne scruta i visitatori. Tra questi ultimi un delinquente di nome Peter, che inizialmente non riuscirà a vederla. La ragazza immaginaria infatti prende fisicità solo fuori dalle porte del museo e in possesso del diario. Tra i due nascerà da subito una forte intesa e inizierà un viaggio avventuroso alla ricerca di risposte, fuggendo da chi voleva riportare il manoscritto nel museo. Insieme aiuteranno anche la piccola Ava e la sua famiglia che, scappati dalla guerra, rischiano di essere allontanati dal paese . 



Recensione:

 “Non volevo raccontare il diario… ho capito che il diario era una ricetta, un manuale” sono le parole del regista. Il cartone rappresenta un appuntamento imperdibile con la storia e non vuole seguire per filo e per segno le parole di Anna impresse nel diario ma si sposta su una chiave di lettura differente. 

Per Folman non è una novità raccontare le atrocità della storia, in “Valzer con Bashir”, candidato a miglior film straniero agli Oscar del 2009, rappresentò con crudo realismo i conflitti che coinvolsero il Libano nei primi anni Ottanta.

“Anna Frank e il diario segreto” è un film dedicato ai suoi genitori “che varcarono i cancelli di Auschwitz la stessa settimana che la famiglia Frank varcò quelli di Bergen-Belsen”, sopravvissuti ai campi di concentramento.

Il regista, insieme alla disegnatrice Lena Guberman, scelgono il cinema d’animazione per veicolare un messaggio che arriva da subito forte e chiaro: insegnarci la solidarietà e rispetto imparando dagli anni bui in cui l’umanità ha fallito. Il viaggio di Kitty ci spinge alla riflessione.

Il film utilizza un linguaggio semplice con dialoghi brevi e per questo si presta perfettamente anche alla visione da parte dei più piccoli, avvicinandoli ad un tema complesso come l’Olocausto.

La scelta dell’animazione “minimalista” è sicuramente audace e ci propone un’esperienza visiva diversa. 

E’ stata utilizzata l'animazione 2D per la maggior parte del film e in alcune scene è stato utilizzato un set in stop-motion per lo sfondo.

Interessante è la scelta di rappresentare i nazisti come figure totalmente disumanizzate: 

una maschera bianca a coprire il volto, un mantello nero e un passo veloce, meccanico per sottolineare l’alienazione del regime. 

Il realismo magico che domina la vicenda dipinge perfettamente la fervida immaginazione di Anna che gli consente di non perdere mai la speranza.



“dov’è Anna Frank?” è la frase scritta sulle insegne e sui poster sparsi in tutta la città. La risposta è che Anna Frank è ovunque, è nelle storie di chi è costretto a convivere con la discriminazione e l’emarginazione. Per questo motivo, la famiglia di Ava, rifugiata dall’Africa centrale, si presta perfettamente a rappresentare il messaggio in bottiglia. Kitty cederà il diario di Anna proprio ad Ava, come se fosse un passaggio di eredità, nel tentativo di non far spegnere la fiamma di una storia che avrà sempre qualcosa da insegnarci.



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