top of page

Alla ricerca di Nemo | Recensione

Marlin, un pesce pagliaccio, è alla ricerca del figlio Nemo, rapito da un pescatore sulla barriera corallina. Al padre disperato si unisce una svampita compagna di viaggio di nome Dory. Intanto, il piccolo pianifica come fuggire dall'acquario in cui è stato rinchiuso.



Anno:2003

Regia:Andrew Stanton, Lee Unkrich

Attori:Albert Brooks, Luca Zingaretti, Ellen Degeneres, Carla Signoris, Willem Dafoe

Paese:USA

Durata:100 min

Distribuzione:Buena Vista International Italia

Sceneggiatura:Bob Peterson, Andrew Stanton, David Reynolds

Fotografia:Sharon Calahan, Jeremy Lasky

Montaggio:David Ian Salter

Musiche:Thomas Newman

Produzione:Pixar Animation Studios, Walt Disney Pictures


Recensione:

Data di uscita in Italia : 3 Dicembre 2003 Voto: 9/10 Genere️: animazione, avventura, commedia

Pro🔝: nel corso degli anni, tutte le produzioni "Pixar" hanno mantenuto un livello altissimo, sia dal punto di vista narrativo che tecnico, e "alla ricerca di Nemo" è, senz'ombra di dubbio, uno dei film maggiormente riusciti, uno di quelli a cui la gente si è affezionata di più. Ciò non è un caso perché i pregi di questo film sono davvero tanti. Innanzitutto i temi trattati all'interno della pellicola sono molto delicati e non sono facili da esporre per un pubblico composto principalmente da bambini e famiglie. Infatti, spesso, nei film d'animazione, non ci si spinge oltre un certo limite per non urtare la sensibilità dei più piccoli ma, d'altronde, si sa che la "Pixar" è anticonvenzionale sotto questo punto di vista. In primo piano, la pellicola parla dell'affetto, quasi morboso, di un padre, Marlin, nei confronti di un figlio, Nemo, e dell'utilizzo di tutte le sue forze per trovarlo dopo che si è perso. Tutto ciò, però, potrebbe definirsi solo la famosa "punta dell'iceberg" della psicologia del lungometraggio. Infatti, nei primissimi minuti, viene mostrata una scena molto impattante in cui la moglie di Marlin e tutti i suoi figli, tranne Nemo, vengono mangiati da uno squalo. In pochissimo tempo, la pellicola spiega agli spettatori la causa del comportamento che Marlin avrà per tutto il tempo: un atteggiamento opprimente nei confronti di Nemo solamente perché ha paura di rimanere solo e di non essere in grado di difendere la sua famiglia. Proprio per queste motivazioni non riesce a lasciare libero il suo unico figlio. Però, il viaggio che dovrà intraprendere gli ricorderà una cosa importantissima: purtroppo le disgrazie succedono a tutti, chi più chi meno, ma bisogna avere il coraggio di affrontarle così da poterle superare, altrimenti si rimarrà per sempre ancorati al passato. Inoltre un altro tema delicato, naturalmente contestualizzato ad un prodotto per bambini, viene affrontato nel lungometraggio: la malattia mentale. Infatti Dory, l'altra protagonista del racconto, fa fatica a ricordare azioni appena accadute (una specie di Alzheimer), però la pellicola, nonostante Dory sia un personaggio buffo e sopra le righe, non utilizza mai il suo problema per deriderla oppure accantonarla. Anzi, in determinate situazioni, è proprio lei a trovare indizi per proseguire la ricerca di Nemo. Per tutte le tematiche affrontate e la semplicità ma nello stesso tempo efficacia e schiettezza dei dialoghi, la sceneggiatura è uno dei punti forti del film. Inoltre tutti i personaggi, sia i protagonisti che quelli secondari, sono memorabili. Infatti oltre a Marlin, Dory e Nemo, questa pellicola è colma di figure indimenticabili. Ad esempio i tre squali che provano ad essere vegetariani, i pesci nell'acquario del dentista, le tartarughe guidate da Scorza e il suo indimenticabile "Ciao bello" e molti altri. Per quanto riguarda l'aspetto tecnico, "Alla ricerca di Nemo" impressionò il pubblico perché la "Pixar", dopo soli 5 anni dal suo primo lungometraggio "Toy story", migliorò notevolmente l'aspetto tecnico (soprattutto la scena all'interno del flusso d'acqua con le tartarughe fu incredibile). Nonostante sia un film animato, si può tranquillamente parlare della regia utilizzata in questo lungometraggio. Stanton e Unkrich, due dei più famosi registi "Pixar", sono riusciti ad esprimere sempre molto bene le emozioni dei protagonisti. Ad esempio sono presenti piccoli piani-sequenza meravigliosi per esprimere la bellezza della scuola marina (infatti Nemo non vede l'ora di andare a scuola) oppure alcune inquadrature esprimono perfettamente la pericolosità e la vastità dell'oceano (la grande paura di Marlin). In conclusione, "alla ricerca di Nemo" è uno dei migliori prodotti "Pixar" mai realizzati per moltissime ragione, soprattutto per le tematiche adulte sviluppate, che può essere apprezzato da qualsiasi generazione. P.S. il film ha avuto così tanto successo, sia tra il pubblico che tra la critica (infatti vinse l'Oscar come miglior film d'animazione), che la Disney ha deciso di sfruttare questo lungometraggio per molti progetti. Infatti, dopo pochi anni dalla sua uscita, addirittura fu realizzato un manga con lo stesso identico racconto, inoltre, nel 2016, fu realizzato il sequel "Alla ricerca di Dory", in cui si è scavato nel passato di Dory.

Contro❌: per quanto ci riguarda, questo film è eccezionale sotto moltissimi punti di vista però alcuni film "Pixar", probabilmente proprio da questo lungometraggio, hanno adottato un certo tipo di viaggio come mezzo per raccontare una storia (per esempio "il viaggio di Arlo" oppure "Toy story 2") che potrebbe non essere originale e molto apprezzata se ci si approccia a questo film per la prima volta dopo la visione degli altri film "Pixar".

Recensione a cura di Ivan Luis Sulla

Grafica a cura di Giulia Federici



0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Voto del pubblico: 

Dì anche la tuaNon mi piaceCosì cosìPiacevoleFantasticoCapolavoroDì anche la tua
bottom of page